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Società

SpeciaListi di settore | Lo scouting attività di base

Se nell’ultima puntata della rubrica avevamo dedicato spazio alla categoria Pulcini, ergendo proprio i piccoli a protagonisti, oggi il focus si sposta invece su chi è deputato a “scovare” questi talenti ancora imberbi. Un compito più facile a dirsi che a farsi dato che richiede grandi capacità organizzative e relazionali, indispensabili per intessere ed alimentare continuamente reti capillari di osservazione. Stiamo parlando del reparto scouting attività di base.

altE’ nell’ottica di quanto sopra citato che, da sei anni a questa parte, l’U.C. AlbinoLeffe ha deciso di affidarsi ad un collaboratore dall’occhio più che vigile, quel Luigi “Gigi” Rossi vera e propria istituzione in questo campo dopo i suoi oltre trent’anni di esperienza vissuti per lo più all’Atalanta, ad esclusione di una breve parentesi alla Cremonese, in cui ha visto avvicendarsi varie generazioni di giocatori e cambiare il modo di lavorare. “Prima si privilegiava la tecnica individuale, anche nella successiva fase di allenamento. Ora invece tanti cercano elementi già strutturati, che possono fare la differenza nell’immediato, senza tener conto del medio-lungo periodo e ciò ha causato un livellamento verso il basso in termini qualitativi. Noi fortunatamente siamo in controtendenza dato che cerchiamo, per quanto possibile, di far combaciare le due qualità, oppure diamo la precedenza alla prima”.

Oltre al valido supporto dell’esperto collega Ivan Pesenti, la piacevole novità di questa stagione è rappresentata dall’affiancamento di un giovane in rampa di lancio come Marco Malenchini, classe ‘92, avvicinatosi al mondo bluceleste tre primavere fa. L’apprendistato, coadiuvato dal Responsabile dell’Attività di Base Simone Grossi, sembra filare per il verso giusto e lui conferma in toto queste sensazioni: “Da Gigi sto imparando parecchie cose. Sicuramente poi l’ambiente giovane che ci circonda ha facilitato il mio ingresso”. La gioventù viene citata come fattore decisivo anche dal collaboratore più navigato: “Ormai l’unico vecchietto del gruppo rimasto sono io. L’essere circondato da ragazzi preparati, con tanta voglia di fare e d’imparare mi ha regalato nuovi stimoli ed una grande dose di entusiasmo”.

Impossibile non chiedergli quali siano gli aspetti fondamentali da osservare in un giovane: “L’intelligenza calcistica, la corsa ed il modo in cui calcia. Successivamente si valuta anche la struttura fisica, ma quest’ultima non deve essere il fulcro della valutazione”. Un’analisi che anche Marco sottoscrive, aggiungendo che pure l’aspetto cognitivo gioca una parte importante nel discorso. La dedizione e la meticolosità con cui “Gigi”, stagione dopo stagione, approccia il suo lavoro è invidiabile e quando gli si chiede il segreto di questa sua longevità, beh, non aspettatevi clamorose rivelazioni o fantomatici elisir: “Bastano solo tre parole: passione, voglia e tempo. Nessuno di questi tre elementi deve mancare”. Caratteristiche riscontrabili anche nel fidato aiutante che spera in un prossimo futuro di seguirne le orme, capitalizzandone al massimo gli insegnamenti.

Parafrasando una vecchia pubblicità televisiva di un gelato che tanto andava di moda ad inizio anni duemila, “two is mei che one” e “quattr’occhi are mei che two” ci sentiamo di aggiungere.

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