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Società

Voci dall'interno | Il dono della sconfitta

A volte è dura accettare il verdetto del campo. Anche a quarantotto ore di distanza riesce difficile digerire la sconfitta con la FeralpiSalò. Non tanto per la mera questione degli zero punti in saccoccia con cui si è tornati a casa, ma perché un'altra buona prestazione è stata vanificata da un episodio dopo appena dodici secondi di gioco. Il gol subito a freddo purtroppo s'è poi rivelato uno scoglio troppo grande da superare per tutti i restanti ottantanove minuti, più recupero, a disposizione.

altDifficile se non impossibile decidere di attribuire le colpe ad un approccio sbagliato all'incontro o alla situazione relativa alle assenze, peggiorata a pochi giri di lancette dall'inizio del match dall'infortunio occorso a Magli durante il riscaldamento. Molto più facile invece portare questo scampolo di partita come ulteriore prova a rafforzamento dell'ormai consolidata teoria che il girone B di Lega Pro sia condizionato sempre più da un estremo equilibrio, in cui molte volte sono dettagli a favore o a sfavore a fare la differenza.

Basti prendere in esamine l'ultimo turno, dove il Mantova è stato in grado di sconfiggere a domicilio un Bassano stabilmente al settimo scalino della graduatoria, il Fano avere la meglio dell'Ancona al Del Conero, il Pordenone soccombere contro il Santarcangelo ed il Parma non riuscire andare oltre l'1-1 casalingo contro il Forlì.

Inutile dunque fare pronostici, o analisi basandosi sulle posizioni di classifica, perché ogni gara ha la propria storia e come già accennato, gli espedienti per risolverla spesso vanno ricercati al suo interno. Bisogna dunque capitalizzare al massimo le occasioni a disposizione, perché altrimenti il rischio è quello di pagare a caro prezzo, con una puntualità quasi svizzera, ogni singolo errore commesso.

Non ci si deve fasciare la testa per una sconfitta, perché fortunatamente nel calcio, già la domenica successiva si ha la possibilità di riscattarsi, dimostrando sul campo di aver compreso gli errori e di aver lavorato sodo per migliorarsi. 

Se qualcuno mi dovesse chiedere un personalissimo parere sulla situazione post-FeralpiSalò, probabilmente utilizzerei le stesse parole usate già da un grande ex giocatore, guarda caso consacratosi anch'esso con una maglia celeste indosso, il grande Mario Kempes, trascinatore dell'Argentina al Mondiale del '78: "Odio chi trova colpe anche nella sconfitta. La sconfitta è un dono non richiesto: accresce lo spirito comune e forgia l'anima".

E' vero, il significato va controcorrente con la classica filosofia occidentalista riguardo la cultura della sconfitta e dello sconfitto. Ognuno ovviamente è libero di vederla come gli pare, ma mi piacerebbe tanto provare a ribaltare il punto di vista comune per considerare questo 1-0 non come un errore di percorso, ma come un ulteriore gradino da cui ripartire più uniti e consapevoli di prima, step by step, verso dove ce lo potrà dire soltanto il tempo.
Fabio Deblasio

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