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Voci dall'interno | Il nostro sogno più grande

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Qualche mese fa scrissi un editoriale che così titolava: “il meglio deve ancora venire”.

Mai, come dopo la partita contro il Padova, questa sensazione vive e vegeta alimentando le convinzioni di noi tifosi bluecelesti. Quando si pensa che la squadra abbia già mostrato la propria versione migliore, ecco un’altra prova, un’altra perla calcistica, da incastonare nella collana dei ricordi più preziosi. Lo spettacolo che è andato in scena domenica pomeriggio all’Euganeo ha stupito anche i più ottimisti, restituendoci l’immagine di un AlbinoLeffe coriaceo, con una propria identità tattica a cui si aggiungono buone individualità.

altChi si aspettava una facile vittoria biancoscudata, in virtù del miglior piazzamento in regular season, s’è ritrovato con un pugno di mosche in mano. I ragazzi di mister Alvini sono stati semplicemente troppa cosa, superando gli avversari in intensità e livello delle giocate. Sia collettive che personali, come esemplificato nel migliore dei modi dalla rete del vantaggio di Carmine Giorgione, un’azione manovrata lungo l’out di destra dal trio Gonzi-Montella-Di Ceglie, che in un fazzoletto di carta si sono sbarazzati di tre difensori, guadagnando il fondo e mettendo un cross teso, su cui il numero diciassette si è fiondato con una grinta abbacinante e con un colpo di tacco degno dei migliori Bettega e Crespo, ha insaccato nell’angolo più lontano.

Lo stupendo incipit di una giornata di festa che avrebbe poi trovato pieno compimento con il gol da opportunista di Ravasio, protagonista di una delle più belle storie di questa stagione sportiva, ed il rigore della sicurezza di Montella a pochi attimi dal triplice fischio. In mezzo tanta grinta, tanto cuore e una personalità fuori dal comune, che avranno sicuramente fatto ricredere tanti addetti ai lavori, ma non noi, che queste caratteristiche abbiamo avuto l’opportunità di toccarle con mano fin dai primi incontri, quando la creatura della coppia Alvini-Giacchetta era ancora nel periodo di incubazione.

Se si pensa inoltre che la rosa è stata allestita in fretta e furia ad agosto inoltrato dopo l’attesa notizia del ripescaggio, allora il quadro generale assume i contorni dell’impresa. Risulta difficile individuare il confine tra possibile ed impossibile in una compagine che è già andata ben oltre le più rosee aspettative e che, come confermato dalle parole del portiere Nordi, non ha alcuna voglia di porsi limiti.

Una serie iniziata con una vittoria a domicilio a Padova, come nel lontano 25 maggio 2003. In quel caso fu il primo passo verso la prima storica promozione in serie B, stavolta è il proseguo di un sogno, iniziato in un caldo pomeriggio agostano e che ora ci porterà a sfidare la Lucchese, altro avversario ostico in questo cammino verso le fasi finali dei play-off in quel di Firenze, il nostro sogno più grande.

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