Palla alla Penna | Ep. 10: “Passo dopo passo”
- Pubblicato in Società
Che questo AlbinoLeffe sia una importante realtà del girone B di Serie C lo testimoniano ormai anche i numeri, che dopo dodici giornate vedono i ragazzi di mister Alvini avere la seconda miglior difesa con nove reti subite (quattro nelle prime due partite e cinque nelle restanti dieci) ed il quarto miglior attacco.
Cifre che sono lo specchio di una classifica che ora sorride eccome con buona pace di chi, nei primi giorni di settembre, storceva il naso riguardo all'adeguatezza della rosa o delle idee tattiche.
Sono state proprio queste due ad imprimere il cambio di passo, innescando una specie di "turbo" che domenica dopo domenica, match dopo match, ha permesso di risalire la china fino alla quarta posizione di oggi in graduatoria in coabitazione con il Bassano.
La maggiore profondità delle alternative a disposizione dell'allenatore nativo di Fucecchio rispetto alla scorsa stagione sta giocando un ruolo fondamentale perché offre la possibilità di alternare uomini di qualità potendo scegliere tenendo conto di un'unica discriminante: lo stato di forma.
I dettami tattici invece non sono certo una scoperta nuova per chi è abituato a conoscere e toccare con mano la sagacia del tecnico bluceleste. Attento ai dettagli ed aperto a nuove soluzioni, ha investito Alessandro Sbaffo degli onori e degli oneri della posizione di play basso, decidendo che da lui sarebbero dovute passare tutte le azioni e ha reinventato Gelli come esterno sinistro, una mossa difficilmente pronosticabile a bocce ferme, ma che sta dando risultati più che apprezzabili.
Tutto ciò non è frutto di casualità. Il dietro alle quinte di queste ottime prestazioni va ricercato nel duro lavoro settimanale svolto sui campi del centro sportivo di Zanica. Un "laboratorio" da cui è uscita anche la soluzione per affrontare la Fermana, l'ultimo impegno in ordine cronologico. Uno 0-3 a domicilio che lascia pochi spazi a recriminazioni di sorta.
Ciò che impressiona è la maturità e la consapevolezza che la squadra dopo ogni giornata acquisisce. Contro il Teramo si rifletteva di possibili errori legati alla poca incisività nel chiudere la partita, bene, domenica quest'errore è stato cancellato siglando subito la rete del raddoppio ad inizio ripresa a coronamento di una partenza con il piede pigiato saldamente sull'acceleratore.
Inevitabile, quindi, gioire del successo maturato in terra marchigiana, ma attenzione, perchè il girone B è luogo di rischi ed insidie. Occhio, soprattutto, allo spessore delle avversarie e all'equilibrio regnante all'interno del raggruppamento, con ben 14 squadre in soli 10 punti. Tra riposi (diventati quattro dopo l'esclusione del Modena) e cali di forma basta un attimo per essere trasportati in zone meno nobili e trovarsi a combattere contro compagini di livello nella parte più scottante della classifica.
Si deve, quindi, alzare la guardia e tenere i piedi ben ancorati a terra, per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese: di fronte a buone prospettive autunnali, meglio non perdere la concentrazione e rimanere vigili sugli obiettivi stagionali.
E' in questa direzione che vanno gli immediati moniti del post-partita del tecnico seriano circa la cattiva gestione delle palle lunghe avversarie nell'ultimo quarto d'ora di gioco, che saranno oggetto di future attente riflessioni: il compiacersi per transitori trionfi non deve e non può far per noi.
Un avviso a tutti i nobili sognatori: continuiamo a guardare con fascino e diffidenza la parte alta della graduatoria e lasciamo ad altri i nocivi voli pindarici.
Manteniamo soltanto la consapevolezza che, grazie ai nostri ragazzi, domenica dopo domenica, è sempre più bello essere tifosi dell'AlbinoLeffe.
Cifre che sono lo specchio di una classifica che ora sorride eccome con buona pace di chi, nei primi giorni di settembre, storceva il naso riguardo all'adeguatezza della rosa o delle idee tattiche.
Sono state proprio queste due ad imprimere il cambio di passo, innescando una specie di "turbo" che domenica dopo domenica, match dopo match, ha permesso di risalire la china fino alla quarta posizione di oggi in graduatoria in coabitazione con il Bassano.
La maggiore profondità delle alternative a disposizione dell'allenatore nativo di Fucecchio rispetto alla scorsa stagione sta giocando un ruolo fondamentale perché offre la possibilità di alternare uomini di qualità potendo scegliere tenendo conto di un'unica discriminante: lo stato di forma.I dettami tattici invece non sono certo una scoperta nuova per chi è abituato a conoscere e toccare con mano la sagacia del tecnico bluceleste. Attento ai dettagli ed aperto a nuove soluzioni, ha investito Alessandro Sbaffo degli onori e degli oneri della posizione di play basso, decidendo che da lui sarebbero dovute passare tutte le azioni e ha reinventato Gelli come esterno sinistro, una mossa difficilmente pronosticabile a bocce ferme, ma che sta dando risultati più che apprezzabili.
Tutto ciò non è frutto di casualità. Il dietro alle quinte di queste ottime prestazioni va ricercato nel duro lavoro settimanale svolto sui campi del centro sportivo di Zanica. Un "laboratorio" da cui è uscita anche la soluzione per affrontare la Fermana, l'ultimo impegno in ordine cronologico. Uno 0-3 a domicilio che lascia pochi spazi a recriminazioni di sorta.
Ciò che impressiona è la maturità e la consapevolezza che la squadra dopo ogni giornata acquisisce. Contro il Teramo si rifletteva di possibili errori legati alla poca incisività nel chiudere la partita, bene, domenica quest'errore è stato cancellato siglando subito la rete del raddoppio ad inizio ripresa a coronamento di una partenza con il piede pigiato saldamente sull'acceleratore.
Inevitabile, quindi, gioire del successo maturato in terra marchigiana, ma attenzione, perchè il girone B è luogo di rischi ed insidie. Occhio, soprattutto, allo spessore delle avversarie e all'equilibrio regnante all'interno del raggruppamento, con ben 14 squadre in soli 10 punti. Tra riposi (diventati quattro dopo l'esclusione del Modena) e cali di forma basta un attimo per essere trasportati in zone meno nobili e trovarsi a combattere contro compagini di livello nella parte più scottante della classifica.
Si deve, quindi, alzare la guardia e tenere i piedi ben ancorati a terra, per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese: di fronte a buone prospettive autunnali, meglio non perdere la concentrazione e rimanere vigili sugli obiettivi stagionali.
E' in questa direzione che vanno gli immediati moniti del post-partita del tecnico seriano circa la cattiva gestione delle palle lunghe avversarie nell'ultimo quarto d'ora di gioco, che saranno oggetto di future attente riflessioni: il compiacersi per transitori trionfi non deve e non può far per noi.
Un avviso a tutti i nobili sognatori: continuiamo a guardare con fascino e diffidenza la parte alta della graduatoria e lasciamo ad altri i nocivi voli pindarici.
Manteniamo soltanto la consapevolezza che, grazie ai nostri ragazzi, domenica dopo domenica, è sempre più bello essere tifosi dell'AlbinoLeffe.
