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Palla alla Penna | Ep. 13: “Un 2017 da incorniciare”

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Siamo ai saluti finali di questo 2017. Un’annata che è stata di fondamentale importanza per il mondo bluceleste perché ha ridato le giuste dosi di entusiasmo e serenità che negli ultimi tempi erano venute meno.

I meriti vanno ascritti in larga parte al duo Giacchetta-Alvini e a chi, con una grande intuizione, li ha scelti, dato che in tempi strettissimi rispetto alle concorrenti, sono stati capaci di allestire una rosa competitiva e soprattutto di  portare una ventata d’aria fresca in tutto l’ambiente.

1718editoriale13L’anno solare si era aperto con la vittoriosa trasferta di Fano, che aveva visto debuttare con i nostri colori il neo-acquisto Antonio Montella, subito rivelatosi decisivo con il rigore del definitivo 0-2. Forlì e Mantova regalavano altri quattro punti, che permettevano ai nostri di rimanere saldamente agganciati alla zona play-off. Il tabù delle big ci vede inciampare, nonostante le ottime prestazioni, con Parma e FeralpiSalò. Il riscatto però è dietro l’angolo e porta la firma di Massimo Loviso, che a Bolzano è glaciale nel trasformare un calcio di rigore nei minuti di recupero.

Tre punti pesantissimi, che fanno da contraltare alla sconfitta interna con il Modena della settimana successiva. Da qui in avanti un incredibile filotto di sei pareggi consecutivi, di cui l’ultimo colto sul campo della capolista e vincitrice del girone Venezia, che fa scivolare i seriani all’undicesimo posto.

A scavalcarli è il Santarcangelo, che si pone così in una posizione di favore ad una giornata dal termine, per qualificarsi ai play-off.

Destino vuole che sia proprio la compagine romagnola l’avversario nell’ultimo turno per la banda di “Max” Alvini. Una partita da dentro o fuori che inizia nel peggiore dei modi, con il vantaggio ospite di Merini. La ripresa entra di diritto negli annali della storia di questa società. Una rimonta incredibile che porta la firma di Agnello al 57’ e di Loviso e Montella in piena zona Cesarini. Apoteosi. Un progetto iniziato per forza di cose in fretta e furia aveva già centrato un obiettivo probabilmente non preventivato, ma dolcissimo.

Il punto più alto però doveva ancora essere toccato.

Il 14 maggio all’Euganeo l’AlbinoLeffe ribalta ogni pronostico e con le reti di Giorgione, Ravasio e Montella sconfigge il Padova, giunto quarto in regular season e si regala il secondo turno contro la Lucchese. Una punizione perfetta di Bruccini al 96’ rovina i piani, costringendo a giocarsi il tutto per tutto nel match di ritorno. A Bergamo è un assedio, ma Nobile veste i panni di Superman e para tutto ciò che è parabile e non regalando la qualificazione ai toscani.

Smaltita la delusione si è ripartiti per una nuova stagione, puntellando la rosa senza grandi stravolgimenti. La positiva avventura in Tim Cup, conclusasi con l’eliminazione per mano del Cittadella dopo un secondo tempo monstre in terra veneta, non viene replicato in campionato. Le sconfitte contro SudTirol e Mestre infatti fanno storcere il naso di qualche addetto ai lavori, che però deve ricredersi in un batter d’occhio dato che i nostri riescono nella clamorosa impresa di battere a domicilio in dieci uomini il Renate, fino a quel momento capolista del girone.

E’ un nuovo inizio.

Il resto è storia dei nostri giorni. Con la serie di sette risultati utili consecutivi (nove se si considera anche la Coppa Italia di categoria) impreziosita dall’affermazione di Salò, la prima contro un big del ciclo Alvini-Giacchetta.

I volti nuovi si sono subito rivelati decisivi, vedi ad esempio l’inzuccata di Sbaffo con il Gubbio, le cinque capriole di Kouko, Gelli reinventato esterno di sinistra, le capocciate e le volée di Colombi con Santarcangelo e Fermana, solo per citarne alcuni.

L’ultimo atto, la sconfitta di Portogruaro con il Mestre non intacca minimamente però il lavoro fatto in questo 2017. Un cantiere in continua evoluzione, che vuole costruire il proprio percorso passo dopo passo partendo da basi solide.

Al cinema si userebbe “to be continued”, noi però, parafrasando il buon Ligabue, preferiamo dire “che il meglio deve ancora venire”.

Grazie a chi ci ha sempre supportato, a chi si è unito di recente alla nostra famiglia e a chi lo farà nel 2018.

Sempre #forzaaL!

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