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5 curiosità su... Mario Ravasio!

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Ritorna la rubrica “5 curiosità su” e questa volta il protagonista è Mario Ravasio, attaccante classe ’98 della Prima Squadra.

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IL NUMERO DEL DESTINO | Chi pensa che il destino sia un’invenzione in questo caso dovrà ricredersi. Il 19 che Mario indossa regolarmente da due annate era sì l’unico numero rimasto libero al momento della scelta agli albori della stagione 2016/2017, ma coincide anche con il giorno della sua data di nascita (19 luglio 1998) ed è stato utilizzato anche in occasione della convocazione nella Nazionale di Lega Pro U19.

PRODOTTO DELLA CANTERA | E’ uno dei massimi conoscitori del mondo AlbinoLeffe all’interno della rosa di mister Alvini. Lui infatti è una presenza fissa al centro sportivo di Zanica fin da quando arrivò dal Carvico per aggregarsi ai Pulcini C blucelesti al tempo allenati dal formatore Guido Bettoni. Al tempo era un centrocampista dai piedi buoni, ma poi con il passare del tempo la sua posizione è avanzata fino a ricoprire il ruolo di prima punta. Il rapporto tra Ravasio e la compagine seriana è stato suggellato da qualche mese con la firma del suo primo contratto da professionista.

IDOLO INCONTRASTATO | Cristiano Ronaldo o Lionel Messi? Non provate nemmeno a fare questa domanda a Mario, la risposta è infatti scontata. E’di gran lunga il fenomeno portoghese il suo giocatore preferito. La motivazione è da ricercare nella maggior similitudine fisica e caratteriale rispetto al collega blaugrana e soprattutto al fatto che CR7 è un giocatore completo in ogni aspetto del gioco. Il suo sogno nel cassetto è quello di incontrarlo, magari su un campo da calcio, non importa se da compagno o da avversario.

IL CR7 DEL BASKET | Oltre al calcio segue anche il basket, soprattutto quello giocato oltreoceano. Segue tutte le dirette e quando non riesce, registra i big match e se li guarda con calma. Non fa il tifo per una squadra ma gli piace ammirare lo straordinario atletismo dei giocatori. Il suo preferito è LeBron James. Perché? Risposta facile, perché a suo modo di vedere è il Cristiano Ronaldo della NBA.

LA TIGRE DELLA DISCORDIA | Come altri elementi della rosa a disposizione di mister Alvini anche Mario ha un debole per i tatuaggi. Svariati ormai ricoprono la parte superiore del suo corpo. Fin da quando era bambino ha sempre voluto averne uno e, dato che per ovvi motivi anagrafici non poteva, si appiccicava quelli sticker usa e getta riempiendo interamente il braccio. Il primo l’ha fatto all’età di diciassette anni (una tigre sulla spalla destra) facendo arrabbiare tantissimo suo padre che era fortemente contrario. La passione però alla fine ha prevalso e con il tempo ne sono arrivati altri, alcuni dei quali prenotati insieme ai suoi compagni di Prima Squadra.

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