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5 curiosità su... Giuseppe Benatelli!

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I rigori di Van Basten, la tattica di Del Neri ed i motori. Il preparatore dei portieri blucelesti Giuseppe Benatelli si racconta.
Ecco le sue cinque curiosità:

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FENOMENI OLANDESI | A 15 anni è entrato nel settore giovanile del Milan svolgendo regolarmente ogni anno il ritiro con la Prima Squadra e debuttando ufficialmente in un’amichevole contro il Saronno. Allenarsi con campioni del calibro di Rijkard, Van Basten, Gullit, Maldini e Baresi non capita tutti i giorni e lui la definisce ancora oggi “un’esperienza altamente formativa sia sotto il punto di vista umano che tecnico”. Tra i suoi ricordi più belli ci sono i tre rigori consecutivi parati al “cigno di Utrecht” nell’allenamento che precedeva la finale di Champions League con il Marsiglia e lo “scappellotto” amichevole ricevuto dal collega Sebastiano Rossi all’indomani del record d’imbattibilità in Serie A conseguito da quest’ultimo.

ESPERIENZA CROATA | Dopo gli anni a Reggio Calabria nello staff tecnico della Reggina e quello nella Primavera del Napoli ha deciso di uscire dai confini italiani per accettare la proposta del Rijeka, una delle compagini croate più blasonate. Nonostante sia durata solamente un anno, la considera una tappa importante del suo percorso professionale perché gli ha permesso di conoscere una diversa cultura calcistica, meno legata ai tatticismi e più alla tecnica individuale ed in più l’ha “costretto” a migliorare il suo inglese.

ALLENATORE-PROFESSORE | E’ socio dell’APPORT (l’associazione italiana dei preparatori di portieri legati al calcio) fin dalla sua fondazione. Collabora attivamente come relatore, mostrando in maniera pratica le sue metodologie di allenamento agli altri iscritti. Nel 2015 è stato uno dei “professori” di APPORTGARDA, il corso d’aggiornamento per preparatori di portieri divenuto ormai punto di riferimento per i professionisti italiani e non solo.

IL PRIMO DEL NERI | La sua prima vera esperienza da professionista, nella stagione 1996-1997, l’ha trascorsa difendendo i pali della Ternana allenata da Luigi Del Neri. Citando le parole di Giuseppe: “Si vedeva che avrebbe fatto carriera. E’ facile dirlo con il senno di poi, però era davvero molto preparato”. Nonostante non partisse in cima alle gerarchie avendo davanti un top player della categoria come Oscar Verderame, riuscì a ritagliarsi un discreto spazio considerata anche la giovane età, disputando due partite di Coppa Italia ed altre due in campionato prima di strapparsi il quadricipite. Uno dei tanti infortuni che l’hanno costretto a smettere con il calcio giocato a soli ventiquattro anni per dedicarsi alla carriera di preparatore.

PASSIONE QUATTRO RUOTE | Dopo il calcio e la famiglia la sua più grande passione sono i motori. Conosce tutti i modelli delle varie case automobilistiche e gli piace rimanere aggiornato sulle ultime uscite. Non sogna nessuna supercar, la stazza glielo sconsiglia (supera il metro e novanta di altezza), ma preferirebbe il  Q7 dell’Audi, decisamente più pratico e … comodo.

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