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Società

Palla alla Penna | Ep. 15: “L’AlbinoLeffe nell’era digitaL”

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Che bisogno ha una persona di tenersi un computer in casa?”. Queste le parole di Kenneth Olsen, fondatore della Digital Equipment, alla convention della World Future Society 1977.

Inutile dire che la profezia non è stata azzeccata, quasi riduttivo dato il margine d’errore, ma rende l’idea di quanto l’informatica abbia cambiato vita e vedute di ogni individuo con cui si è intrecciato.

1718editoriale15A distanza di poco più di quarant’anni non solo quasi ogni casa al suo interno è dotata di un computer, ma ogni persona lo può addirittura portare con sé ovunque vada grazie ai moderni formati di pc, tablet e smartphone.

Facile intuire quindi quanto si sia evoluto nel corso degli anni il mondo della comunicazione. Si è passati da siti web di nicchia a blog, fino a social network con profili personali che permettono di rintracciare amici, conoscenti e vecchie fiamme del liceo.

E’ in questo variegato contesto che s’affaccia una società sportiva e nel nostro caso l’AlbinoLeffe. In un marketplace caratterizzato da un processo di domanda-offerta capovolto, in cui sono gli utenti a decidere cosa vogliono vedere e non, viceversa, le squadre ad imporre la propria volontà.

Serve dunque un’attenzione quasi maniacale ai feedback ricevuti. Bisogna valorizzarli e coltivarli, come pregiati semi di un immenso orto digitale. In un mondo interconnesso, essere social non è più una scelta, ma una necessità. Si deve comunicare e lo si deve fare con cognizione di causa.

E’ questa la via che il club bluceleste ha intrapreso da qualche anno a questa parte, con un’accelerata nelle ultime due stagioni.

Soltanto settimana scorsa si sono festeggiati e scollinati i 10.000 “like” alla pagina Facebook ufficiale, un traguardo importante che lo colloca di fatto tra i più seguiti di tutto il girone B di Serie C. Paga la scelta di dedicare tanto spazio al Settore Giovanile, fiore all’occhiello societario e di garantire un contenuto differente ogni giorno. Diversità, ricercatezza e originalità.

Sono queste le tre parole d’ordine.

A riprova di ciò c’è il recente exploit del Pordenone, nostro prossimo avversario in campionato, che con un’oculata e stravagante campagna di avvicinamento alla gara di Tim Cup contro l’Inter, ha addirittura duplicato la sua fan base virtuale. Un’idea simile, con le dovute proporzioni, alle foto con didascalie scherzose “postate” sulle nostre piattaforme in occasione del Natale, con protagonisti i giocatori seriani in pose che si prestavano per l’occasione e che hanno ricevuto un discreto consenso.

Su Instagram la situazione è in continua evoluzione. Il profilo, aperto il giorno di San Valentino alla vigilia della gara interna con il Parma, sta crescendo assieme alla qualità dei post pubblicati ed ora i followers si attestano intorno al migliaio e cento anime. Un dato positivo, ma che lascia comunque intravedere ampi margini di crescita per il futuro.

Twitter è la solita certezza che non delude mai ed ora, dopo una fase di stabilizzazione per coordinare i tre social media, è il momento di rivolgere lo sguardo già al domani.

Espandere la propria rete sociale rientra nell’ottica di un percorso di crescita societario, che non esula nessuna componente, tantomeno quella dell’immagine percepita, ma per farlo è necessario l’apporto del pubblico. Perché senza il vostro supporto, sia quello reale che quello virtuale, essere una “Famiglia” non sarebbe così bello.

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