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SpeciaListi di settore | Cossetti: “Contento dei progressi delle ragazze e della voglia d’imparare”

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Abbiamo intervistato Pier Cossetti, uno dei due formatori dell’Under 12 femminile, che insieme a noi di www.albinoleffe.com ha ripercorso i primi mesi di questa nuova esperienza a tinte blucelesti.

Buongiorno Pier. Cominciamo l’intervista con un tuo giudizio su questi primi sei mesi del progetto bluceleste legato al calcio femminile.
“Finora il bilancio è positivo ed i risultati sono constatabili analizzando i numeri. Se all’inizio è stato difficoltoso riuscire a formare la squadra, adesso possiamo contare su un gruppo di venti ragazze Under 12 e questo è segno che ciò che offriamo è un prodotto valido”.

1718femminileCossettiQuali sono le principali differenze che hai riscontrato con l’attività di base maschile e quali le principali difficoltà?
“Ovviamente ci sono differenze a livello fisico, anche se, come per i bambini, dipende da soggetto a soggetto. Alle ragazze più giovani riesce con maggior facilità di assimilare i concetti tecnico-coordinativi che vogliamo trasmettergli, mentre quelle con qualche anno in più a volte faticano. La sfida più grande è stata omogeneizzare le abilità di tutte per poter offrire allenamenti adeguati al livello generale”.

Quanto sono migliorate le nostre piccole atlete rispetto ad inizio stagione?
“A livello tecnico e coordinativo sono migliorate tantissimo. Il merito è soprattutto loro perché sono sempre attente ed hanno voglia di migliorare. In più vengono al campo con entusiasmo e sono sempre disponibili a provare nuove esercitazioni. Questo è lo spirito giusto”.

Il calcio femminile è un movimento in grande ascesa. Tante grandi società hanno ormai una squadra che gestiscono e seguono quotidianamente. Quanto è importante che anche l’U.C. AlbinoLeffe abbia colmato questo gap dando vita, in collaborazione con l’U.S. Rondinera ed il Brescia C.F., a questo progetto?
“E’ importante soprattutto perché parliamo di un progetto interessante che con il tempo può diventare un punto di riferimento per tutte le ragazze della zona e non solo. L’obiettivo qui non è quello di vincere campionati ma dare l’opportunità a ragazze di vivere lo sport che amano attraverso figure competenti, cosa che magari prima non potevano fare per questioni logistiche”.

Qual è la maggiore soddisfazione che voi formatori avete ricevuto finora o la diapositiva più bella di questo percorso?
“Non c’è un momento più bello di un altro. Personalmente la gratificazione più grande è vederle migliorare giorno dopo giorno, dal gesto tecnico del tiro in porta al semplice passaggio. Questa è la diapositiva che scelgo”. 

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