5 curiosità su… Kevin Miraglia!
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Kickboxing, calcio giocato e conoscenze eccellenti. Il giovane massaggiatore bluceleste Kevin Miraglia ci ha raccontato le sue 5 curiosità. Eccole nel dettaglio:
IL KICKBOXER | E’ sempre stato appassionato di Kickboxing, anche se da adolescente giocava a calcio. Ha deciso di smetterla di lasciarsi tentare e di cimentarsi seriamente con questo sport da quasi un anno e mezzo a Calcinate con la squadra della Yamato Damashii. E’ un impegno che richiede due allenamenti a settimana più la gara nel week-end che Kevin però per motivi di lavoro non riesce a disputare.
IL CALCIO GIOCATO | Un’altra sua passione è ovviamente il calcio. Quando giocava indossava i guantoni e si piazzava tra i pali a difesa della porta. Nella sua breve carriera è riuscito ad arrivare fino all’Eccellenza, ma poi non ha proseguito perché a suo dire “mancava la testa”, anche a causa del suo carattere molto ribelle. Con i colori del Valcalepio, nella stagione 2010-2011 ha disputato un’amichevole a Cividino Quintano contro la Prima Squadra dell’AlbinoLeffe.
STUDIANDO DA OSTEOPATA | Ha iniziato il corso triennale di Osteopatia. E’ una materia che in Italia non è ancora riconosciuta al 100%, anche se qualcosa ultimamente sta cambiando. La sua speranza è quella di ricevere, al termine dei tre anni e dei quindici incontri (cinque ogni trecentosessantacinque giorni), l’abilitazione da osteopata. Secondo lui l’osteopatia “ti apre un mondo completamente diverso. Ti dona un modo di vedere il corpo umano in maniera più dettagliata”.
DA BOLGARE ALLA PREMIER | E’ compaesano di Manolo Gabbiadini. Anche l’attaccante classe ’91 ex Sampdoria, Napoli ed Atalanta infatti è cresciuto a Bolgare. Hanno un anno di differenza, ma nonostante questo spesso uscivano in compagnia insieme, condividendo i sabati sera. Ha un bel ricordo di lui e lo descrive già allora come un ragazzo molto serio e focalizzato sul voler diventare un calciatore.
IL PAPA’ ED IL LECCO | Suo papà è un gran tifoso del Lecco e Kevin quando era piccolo andava spesso allo stadio con lui. Riconduce a questo fatto la sua passione per il gioco del calcio. Si ricorda inoltre di essere stato in tribuna ad assistere alla gara Leffe-Lecco al Martinelli, conclusasi con la vittoria dei padroni di casa.
IL KICKBOXER | E’ sempre stato appassionato di Kickboxing, anche se da adolescente giocava a calcio. Ha deciso di smetterla di lasciarsi tentare e di cimentarsi seriamente con questo sport da quasi un anno e mezzo a Calcinate con la squadra della Yamato Damashii. E’ un impegno che richiede due allenamenti a settimana più la gara nel week-end che Kevin però per motivi di lavoro non riesce a disputare.
IL CALCIO GIOCATO | Un’altra sua passione è ovviamente il calcio. Quando giocava indossava i guantoni e si piazzava tra i pali a difesa della porta. Nella sua breve carriera è riuscito ad arrivare fino all’Eccellenza, ma poi non ha proseguito perché a suo dire “mancava la testa”, anche a causa del suo carattere molto ribelle. Con i colori del Valcalepio, nella stagione 2010-2011 ha disputato un’amichevole a Cividino Quintano contro la Prima Squadra dell’AlbinoLeffe.
STUDIANDO DA OSTEOPATA | Ha iniziato il corso triennale di Osteopatia. E’ una materia che in Italia non è ancora riconosciuta al 100%, anche se qualcosa ultimamente sta cambiando. La sua speranza è quella di ricevere, al termine dei tre anni e dei quindici incontri (cinque ogni trecentosessantacinque giorni), l’abilitazione da osteopata. Secondo lui l’osteopatia “ti apre un mondo completamente diverso. Ti dona un modo di vedere il corpo umano in maniera più dettagliata”.
DA BOLGARE ALLA PREMIER | E’ compaesano di Manolo Gabbiadini. Anche l’attaccante classe ’91 ex Sampdoria, Napoli ed Atalanta infatti è cresciuto a Bolgare. Hanno un anno di differenza, ma nonostante questo spesso uscivano in compagnia insieme, condividendo i sabati sera. Ha un bel ricordo di lui e lo descrive già allora come un ragazzo molto serio e focalizzato sul voler diventare un calciatore.
IL PAPA’ ED IL LECCO | Suo papà è un gran tifoso del Lecco e Kevin quando era piccolo andava spesso allo stadio con lui. Riconduce a questo fatto la sua passione per il gioco del calcio. Si ricorda inoltre di essere stato in tribuna ad assistere alla gara Leffe-Lecco al Martinelli, conclusasi con la vittoria dei padroni di casa.
