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5 domande a… Roberto Vattiato!

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Dopo aver intervistato il formatore dei Piccoli Amici è il turno del pari-ruolo dei Primi Calci Roberto Vattiato. Ecco le sue parole a www.albinoleffe.com.

1805285domandeBuongiorno Roberto. Come per i Piccoli Amici, anche per i Primi Calci questa stagione ha rappresentato l'anno zero. Qual è il tuo bilancio sull'annata?
"Il mio bilancio non può che essere positivo. All'inizio è stato faticoso. Un ambiente nuovo con persone che non conoscevo ed obbiettivi da raggiungere più impegnativi rispetto allo standard a cui ero abituato. Fortunatamente però, grazie all' ambiente sereno e famigliare e alle persone professionalmente preparate con cui mi posso confrontare quotidianamente, sono riuscito a lavorare bene, a trasmettere ai bambini le mie conoscenze calcistiche ed a raggiungere molti degli obbiettivi che ci eravamo posti ad inizio anno, come rispetto delle regole educazione. Dopo questi mesi di lavoro posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti".

Qual è stata la difficoltà più grande nell'allenare bambini di quella fascia d'età?
"Durante l'anno non ho riscontrato particolari difficoltà nel gestire questa fascia d'età. L' unica difficoltà, se cosi può essere chiamata, è riuscire ad ottimizzare i tempi della seduta d'allenamento, in quanto il lavoro da svolgere nell'ora e mezza è parecchio e le tempistiche dei bimbi nel prepararsi e nel mantenere la concentrazione spesso rendono difficile il completamento di tutti gli step prefissati per la giornata, ma grazie all'aiuto dei miei collaboratori (Alessio Di Staso, Marco Belloli ed Alessandro Vezzoli) siamo sempre riusciti a portarli a termine. Voglio menzionare anche il grande contributo alla causa dato Mara Redaelli, collaboratrice sempre a servizio dei nostri bimbi".

Quali sono invece la o le soddisfazioni più belle che hai provato?
"Di soddisfazioni ne ho avute parecchie. in primis avere avuto la possibilità di allenare all'interno di una squadra professionistica. Ringrazio la società per questa opportunità. Altri motivi di orgoglio sono l'essere riuscito a formare un bel gruppo a livello calcistico con uno spirito di gruppo ben consolidato. Se devo indicare invece dei momenti di quest'annata che mi rimarranno impressi dico la presentazione della squadra allo stadio, l'emozione di trovare negli spogliatoi, al mio primo allenamento, una figura come Giuseppe Biava e la splendida festa di Natale".

Quant'è importante il compito che svolge un formatore all'interno del percorso di ogni giovane atleta?
"Il compito del formatore è molto importante per questi giovani atleti. E' necessario conoscere gli obbiettivi e le metodologie necessarie per raggiungerli. E' fondamentale saper motivare gli allievi e trasmettere loro la voglia e l' entusiasmo di apprendere. Per rendere possibile tutto ciò ci si aggiorna continuamente e per quanto mi riguarda essere un grande appassionato di calcio giovanile mi ha aiutato nel percorso".

Secondo te può essere uno stimolo per i bambini potersi allenare nella stessa struttura dove si allena anche la Prima Squadra?
"La possibilità che hanno questi bambini, di allenarsi in un centro sportivo immerso nel verde dove c'è anche la prima squadra è sicuramente molto stimolante ed emozionante. I nostri piccoli poi sono stati presi in simpatia da mister Alvini che non perde occasione per scambiare due chiacchiere con loro ed i giocatori della prima squadra sono ormai 'bersaglio' della loro curiosità".

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