Le Parole della Vigilia |Simone Giacchetta: “Ripartiamo dal secondo tempo di martedì per affrontare un ottimo Pordenone”.
- Pubblicato in Prima Squadra
Alla vigilia del secondo confronto ufficiale in casa su tre partite disputate sempre contro il Pordenone, abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con il Direttore Sportivo Simone Giacchetta: una settimana movimentata sia dall’inizio del campionato sia da notizie estremamente positive come il conseguimento, da parte di Mister Alvini, del patentino Uefa PRO.
Partendo proprio da quest’ultima notizia, Direttore, il Mister ha raggiunto un traguardo importante per la sua carriera…
“Questo tipo di riconoscimento è, innanzitutto, un motivo di soddisfazione personale. Da autodidatta quale è stato, si è inserito in questo lungo percorso riuscendo a concludere tutti gli step e arrivando a quello finale con ottimi risultati. Inoltre, deve essere un motivo d’orgoglio anche per tutta la società e per i calciatori. Massimiliano Alvini è un allenatore giovane, pieno di idee e con dei principi molto solidi. Sono sicuro che avrà un futuro appagante”.
Direttore, invece, affrontiamo nuovamente il Pordenone, qualche giudizio in merito?
“Affrontiamo una squadra che già conosciamo per via del match di Coppa Italia del luglio scorso. Tuttavia, si è rinforzata con acquisti mirati; tutto ciò correlato al fatto che da parecchi anni sta facendo un percorso importante e sarà protagonista anche in questa stagione. Noi arriviamo motivati e carichi, sarà un match aperto a qualsiasi risultato”.
A livello puramente tecnico-tattico, come ha visto i ragazzi durante questa settimana e come giudica la prova di Imola?
“Come ho detto poco fa, la squadra arriva motivata, siamo consci che ci sia da lavorare ancora per limare le ultime imperfezione; in questa categoria non puoi permetterti di perdere concentrazione perché sono errori che paghi sempre, viceversa, dobbiamo essere attenti e caparbi nello sfruttare le indecisioni degli altri. Per quanto riguarda l’incontro di martedì scorso contro l’Imolese penso che, nonostante un primo tempo un po’ in sordina, la seconda frazione di gioco sia stata davvero importante dove non siamo riusciti a concretizzare al meglio le occasioni avute. Dobbiamo, quindi, cercare di sviluppare le potenzialità ancora inespresse per aumentare il nostro livello di gioco sia individuale sia collettivo, il tutto, partendo dalla solida base assimilata dai ragazzi negli anni precedenti”.
Partendo proprio da quest’ultima notizia, Direttore, il Mister ha raggiunto un traguardo importante per la sua carriera… “Questo tipo di riconoscimento è, innanzitutto, un motivo di soddisfazione personale. Da autodidatta quale è stato, si è inserito in questo lungo percorso riuscendo a concludere tutti gli step e arrivando a quello finale con ottimi risultati. Inoltre, deve essere un motivo d’orgoglio anche per tutta la società e per i calciatori. Massimiliano Alvini è un allenatore giovane, pieno di idee e con dei principi molto solidi. Sono sicuro che avrà un futuro appagante”.
Direttore, invece, affrontiamo nuovamente il Pordenone, qualche giudizio in merito?
“Affrontiamo una squadra che già conosciamo per via del match di Coppa Italia del luglio scorso. Tuttavia, si è rinforzata con acquisti mirati; tutto ciò correlato al fatto che da parecchi anni sta facendo un percorso importante e sarà protagonista anche in questa stagione. Noi arriviamo motivati e carichi, sarà un match aperto a qualsiasi risultato”.
A livello puramente tecnico-tattico, come ha visto i ragazzi durante questa settimana e come giudica la prova di Imola?
“Come ho detto poco fa, la squadra arriva motivata, siamo consci che ci sia da lavorare ancora per limare le ultime imperfezione; in questa categoria non puoi permetterti di perdere concentrazione perché sono errori che paghi sempre, viceversa, dobbiamo essere attenti e caparbi nello sfruttare le indecisioni degli altri. Per quanto riguarda l’incontro di martedì scorso contro l’Imolese penso che, nonostante un primo tempo un po’ in sordina, la seconda frazione di gioco sia stata davvero importante dove non siamo riusciti a concretizzare al meglio le occasioni avute. Dobbiamo, quindi, cercare di sviluppare le potenzialità ancora inespresse per aumentare il nostro livello di gioco sia individuale sia collettivo, il tutto, partendo dalla solida base assimilata dai ragazzi negli anni precedenti”.
