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PAROLA DI #aL - A tu per tu con... Elshaday Origgi!

Elshaday Origgi classe 2004 è uno dei punti fermi della formazione dell’U15 di Federico Caccia. Il centrocampista milanese è approdato quest’anno in bluceleste: “Sono arrivato da una squadra professionista e quindi avevo già delle basi tecniche consolidate. L’AlbinoLeffe mi ha insegnato molto, soprattutto la determinazione e l’unione di squadra”.

1819PDAOriggiU15Facendo un bilancio di questa prima parte di stagione ci confida: “A settembre non c’era molta intesa tra di noi. Con il passare del tempo – grazie all’aiuto del Mister e del suo staff – siamo riusciti a compattarci e ad ottenere dei risultati che purtroppo non hanno inciso molto sulla classifica”.

Dopo la sconfitta contro l’Alessandria, domenica si va a Gozzano: “Sarà una partita tosta e molto combattuta. Dovremo essere concentrati e bravi a sfruttare le occasioni che creiamo”. Per poi aggiungere: “Siamo un’ottima squadra, ci manca un po’ di freddezza sotto porta per riuscire a vincere le partite”.

Si passa poi ad attestati di stima sia per il tecnico sia per i compagni: “Il mister è molto serio e con lui ho un rapporto molto professionale”, continua il mediano. “Siamo molto affiatati l’uno con l’altro. Nonostante in molte partite prendiamo gol nei primi minuti, lottiamo e non molliamo mai fino all’ultimo secondo. Ho legato con tutti, in particolare con Pedretti, Delle Donne e Agostinelli”.

Ricordando con effetto la convocazione in Rappresentativa di Lega Pro: “Sono stato convocato tre volte. La prima a Cremona poi Monza e infine a Coverciano. È stata un’emozione difficile da spiegare e sono rimasto molto contento anche perché ho incontrato dei miei ex compagni di squadra che non vedevo da molto tempo”.

Non accontentandosi e puntando in alto afferma: “Il mio sogno è arrivare ad essere un calciatore. So che ho molte lacune e da qui al termine della stagione voglio migliorare sotto tutti gli aspetti”.

Magari ispirandosi a giocatori di un certo calibro: “Per la capacità di prendere decisioni in una frazione di secondo dico Miralem Pjanic. Mi piace anche Paul Pogba per il suo stile di gioco”.

Origgi trova conforto negli amici per staccare la testa dai molteplici impegni settimanali con la squadra, facendo dei sacrifici che magari in futuro ripagheranno: “Quando non mi alleno, devo trovare il tempo anche per lo studio. Esco con i miei amici per liberare la mente, di tempo libero ne ho davvero poco”.

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