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Società

Un occhio #aL settore | Primi Calci e Piccoli Amici, il punto dei formatori Vattiato e Mazzon

L'obiettivo della società è quello di fornire alle categorie Primi Calci e Piccoli Amici strumenti utili ai tecnici affinchè il bambino possa crescere con le giuste motivazioni, con i giusti tempi e con le migliori competenze messe in campo.

A parlare oggi è Aldo Mattia Mazzon, formatore dei Piccoli Amici (2012), che analizza l'andamento di stagione: "Il lavoro procede nella direzione giusta: i bimbi stanno migliorando sia dal punto di vista tecnico sia comportamentale. Noi formatori siamo soddisfatti":

1819PiccoliAmiciSquadraE ancora: "I bimbi già partivano con un bagaglio tecnico importante, visto l'ottimo lavoro di scouting effettuato dalla società. Ma a oggi possiamo affermare che tutti, dall'inizio della stagione, siano molto migliorati".

I risultati, in queste categorie, passano in secondo piano. Lo sa bene il tecnico  dei giovani blucelesti, che afferma: "Giochiamo amichevoli e tornei 5 contro 5 sia contro i pari età sia contro i bimbi più grandi di un anno. Proprio domenica abbiamo disputato un triangolare ad Almè, contro la squadra di casa (anno 2011) e l'Accademia Bustese (anno 2012): è stato un pomeriggio all'insegna del divertimento, che è la cosa più importante".

"L'obiettivo - prosegue Mazzon - deve essere quello di non accontentarsi mai e di continuare a lavorare, anche sui dettagli, per migliorare ulteriormente, affichè i bimbi a fine stagione siano pronti per il "salto" nella categoria Primi Calci".

1819PrimiCalciaLPer la categoria Primi Calci (2011) a parlare è il formatore Roberto Vattiato, molto soddisfatto del lavoro svolto fino a questo momento: “A livello tecnico ci sono stati degli ottimi miglioramenti. Nell’ultimo mese il lavoro era incentrato principalmente sul cambio di direzione e devo dire che i piccoli hanno risposto alla grande”.


I bambini arrivano dalla categoria Piccoli Amici e il “salto”, secondo il tecnico, è importante: “Arrivando da un anno più ludico dove giocano a 5 con poche imposizioni, il salto di categoria comporta il passaggio a 7 con più regole. Anche per questo lavoriamo molto sulla tecnica di base”.

Un aspetto molto importante da curare a questa età è sicuramente l’educazione: “Siamo molto contenti anche della crescita ‘umana’ e caratteriale dei piccoli. Bisogna avere pazienza, ma la strada è quella giusta”. Infine un ringraziamento: “In questo percorso devo molto al mio aiutante Simone Zanetti per la sua professionalità”.

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