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L'opinione

  • Pubblicato in Società
di Ildo Serantoni

È scritta sull’acqua la classifica della serie B. Giù il cappello davanti al Grosseto, unica squadra a punteggio pieno, ma finora è un campionato in maschera, perché le due più autorevoli candidate alla promozione, Parma e Brescia, debbono recuperare una partita. Va osservato tuttavia che, classifica alla mano, nessuna delle due potrà virtualmente raggiungere il leprotto capolista al termine della seconda giornata. E poiché nemmeno Treviso, Sassuolo e Pisa - vale a dire tre delle altre quattro squadre costrette ai recuperi - hanno la possibilità aritmetica di raggiungere quota 6, ne consegue che l’unica titolata ad agguantare il Grosseto è l’AlbinoLeffe. Sissignori, proprio l’AlbinoLeffe, il quale è uscito dal mercato così come vi era entrato, vale a dire con la stessa ossatura della passata stagione dei miracoli. Unica eccezione la cessione di Marchetti, perché la rinuncia a Del Prato era tutto sommato nella logica delle cose e la partenza di Gori non è catalogabile fra le perdite irreparabili. Inoltre, con il recupero di Coser e l’arrivo di Narciso, fra i migliori in campo a Modena, il problema del portiere è probabilmente meno grosso di quanto non si temesse: non si è aperta alcune voragine fra i pali, insomma. Le stesse corsie esterne sembrano ben presidiate dai quasi debuttanti Laner e Renzetti, bravi a calarsi nei panni di chi in questo momento è costretto a sostare ai box: alla carenza di esperienza reagiscono raddoppiando corsa, grinta, continuità. E al centro della difesa è tornato Conteh, una garanzia.Stando così le cose, è lecito guardare avanti con ragionevole fiducia, sempre facendo attenzione, tuttavia, a dove si posano i piedi, perché già il prossimo viaggio a Empoli nasconde un terreno disseminato di mine. Del resto, nessuno si illude che sarà facile come lo scorso anno: chi ha avuto l’opportunità di seguire in televisione Livorno-Mantova se ne sarà reso conto. Siamo rimasti positivamente impressionati dalla quadratura dei virgiliani e dallo spirito di gruppo dei toscani, straordinariamente bravi a reagire a una situazione che sembrava compromessa. E poi Tavano, Corona, Godeas, quella testa matta di Diamanti... Poi, però, rimettiamo la testa in casa nostra e prorompe l’ottimismo. Ritroviamo infatti Cellini e Ruopolo, forti come un sol uomo: chi altri possiede due vipere così?

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