Tracciare un abbozzo di bilancio o cercare di individuare qualche costante dopo dieci giornate, più o meno un quarto del torneo, non è azzardato. Pensate alle elezioni politiche. Quando lo spoglio non è ancora iniziato c’è già chi stappa bottiglie e chi versa lacrime. Ebbene, a dieci giornate dall’inizio del torneo, l’AlbinoLeffe è a due punti dai play-off e a cinque dai play-out. Niente di strano se fossimo a metà settembre, quando bastano un paio di risultati per guardare tutti dall’alto, decisamente inusuale a fine ottobre. Un equilibrio decisamenteinatteso pervade, quindi, questa serie cadetta sempre più sorprendente. Sassuolo, Vicenza, Grosseto, Salernitana e Triestina nei primi sei posti della classifica, dopo dieci giornate, non se le aspettava nessuno. A questo punto, una delle squadre più accreditata, l’Empoli, sembra un’intrusa in seconda posizione. Tornando all’AlbinoLeffe, in queste dieci giornate, Madonna non ha potuto praticamente mai far scendere in campo l’undici titolare, costretto da infortuni vari e problemi societari ad attingere a piene mani dal vivaio per riempire la panchina e, talvolta, anche per arrivare a undici giocatori in campo. Ovvio attendersi qualche passo falso. I quattordici punti in carniere, tuttavia, non sono bottino misero e, sicuramente, non giustificano l’allarmismo sull’unità del gruppo e sulla solidità della posizione del mister messo in discussione solo sulle pagine dei giornali, tanto per scrivere. I festeggiamenti in panchina dopo il gol di Carobbio a Trieste la dicono lunga sulla situazione dentro e fuori dallo spogliatoio, in casa celeste si schierano tutti dalla stessa parte, chechè se ne dica.