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Società

L'opinione

  • Pubblicato in Società
di Ildo Serantoni

Ci sia consentito di fare un passo indietro e tornare all’indomani di quel raggelante 0-4 con il Vicenza. Il clima che si era creato - non nel gruppo, ma all’esterno - era paragonabile a un mare in burrasca. Stando alle voci - esterne, non del gruppo - sarebbe dovuto succedere di tutto: ribaltoni, epurazioni, quarantene, gogne. E qualcuno aveva già cominciato a guardare alla coda della classifica: occhio, stanno arrivando. Mentre all’esterno si volava alto con la fantasia, il gruppo, unito e coeso, aveva già fatto la diagnosi e individuato la terapia. Partendo da una convinzione: di una giornata disgraziata si era trattato. Quindi la via d’uscita era semplice: bastava tornare a fare quello che si era fatto prima, nulla più.
La dimostrazione che il gruppo aveva visto giusto è arrivata a stretto giro di posta. Non con un risultato positivo, perché un solo risultato positivo poteva anche essere frutto di casualità, bensì con una serie di risultati positivi. Ne sono arrivati tre, due dei quali in trasferta. Cinque punti fra Trieste, Ascoli e Treviso, dopo essere andati in vantaggio in tutt’e tre le occasioni, comprovano che nulla è cambiato sul piano sostanziale rispetto alle giornate iniziali del campionato. Sì, si è vinto un po’ di meno, si sono viste in alcuni casi prestazioni meno brillanti e meno ciniche, ma sulla solidità della squadra sarebbe insensato avanzare riserve. Due sconfitte in 12 partite sono un parziale eccellente - soltanto il Livorno, battuto una sola volta, ha fatto meglio - e sono lo stesso numero di quelle subite l’anno scorso a questo punto del campionato. Certo, dodici mesi fa il galoppo era stato molto più travolgente (26 punti), ma è un problema che riguarda l’intera serie B, il cui livello si è assestato enormemente più in basso. Basti pensare che le attuali capoliste - Grosseto ed Empoli - con i loro 21 punti, un anno fa si sarebbero assestate al settimo posto. E poi non dimentichiamo un piccolo particolare: ai suoi 18 punti l’AlbinoLeffe è arrivato senza Cellini e Cristiano. È un eresia affermare che, con quei due sempre in campo, la Celeste sarebbe oggi dalle parti della coppia toscana che guida la classifica, se non addirittura qualche passo avanti?

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