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“Che emozione quel tabellone a Torino…”

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Uno della “vecchia guardia”, unoche ha vissuto l’AlbinoLeffe fin dagli albori dopo aver portato in altol’Albinese. Lucio Seghezzi, oggi responsabile gestione società dilettantistichee mercato locale, apre l’album dei ricordi e da juventino d.o.c. non nascondedi avere scolpito della memoria quello storico “Juventus – AlbinoLeffe 0-1” al 32’ della sfida del 6 aprile2007.

In cosa consiste il suo ruolo?

Mi occupo delle relazioni con lesocietà dilettantistiche per ciò che concerne tutti i movimenti dei giocatoriin entrata e in uscita stipulando i relativi accordi, naturalmente previo ilbenestare della dirigenza. 

Dieci anni di Albinese, altrettanti di AlbinoLeffe…

Sono arrivato, in qualità didirettore sportivo, quando l’Albinese disputava il campionato di Promozione(stagione 1986/87) e ho ricoperto tale carica fino alla serie C2 con unintermezzo durato un biennio alla Fiorente Colognola dove portammo la squadrain Eccellenza con Luciano Magistrelli in panchina. L’anno successivo sonotornato ad Albino e per la prima volta nella sua storia la società è approdataai professionisti (l’allenatore del passaggio dalla D alla C2 era MarcoFalsettini poi sostituito da Oscar Piantoni con cui l’AlbinoLeffe iniziò la suacavalcata). Con la fusione il d.s. è diventato Nicola Radici e io sono stato unsuo collaboratore, occupandomi allo stesso tempo del settore giovanile finoall’arrivo dell’attuale responsabile Enzo Donina (2001/2002). Da quell’annata,come detto, seguo da vicino tutto l’ambito dilettantistico. 

Da “stratega” del mercato quali i “colpi” che ricorda con maggiorepiacere?

Senza nulla togliere a tantiragazzi direi Del Prato e Biava. Ivan che militava nel Darfo rifiutò ilCapriolo (il trasferimento era già concluso) e preferì allenarsi con l’Albinesedalla quale poi venne tesserato. Beppe, attuale difensore del Genoa, lo portaiad Albino quando militava delle file della juniores del Leffe  

E i giovani?

Non faccio distinzioni allora pensoalla squadra Allievi Regionali Professionisti formata da elementi classe ’83 e’84 campioni d’Italia di categoria nel 2000 sconfiggendo (5-2) ad Alcamo ilLanciano e agli Allievi ’84 – ‘85 che la stagione successiva si arresero soloin finale a Misano al Foggia (1-2 complice una rete all’ultimo minuto). Nelprimo gruppo c’era quel Roberto Pellegris che venne ceduto alla Juventus, nelsecondo Emanuele Sorti che esordì in serie A nel Parma di Buffon e Cannavaro eche andò in panchina in una gara di Coppa Uefa.

Quali invece le partite indimenticabili?

Direi che sono tre. In primisJuventus – AlbinoLeffe perché penso sia il sogno di tutti potersi misurarecontro la Vecchia Signorae poi farlo uscendo imbattuti sfiorando il colpaccio sia all’andata che al ritornopenso sia il massimo. L’unico neo è stata l’assenza di Alessandro del Piero inentrambe le sfide: l’ho conosciuto personalmente 13 anni fa nel ritirobianconero quando faceva parte del gruppo aggregato dalla Primavera, in daallora si capiva che sarebbe diventato un grande. Poi a pari merito nella mia personale classifica l’andata dei play-outgiocata a Perugia contro l’Avellino e vinta 2-0 con i gol di Regonesi e Joelsone la sfida che ci ha regalato la serie B: quel 4-2 ai supplementari inflitto alPisa, trascinato per l’occasione dal calore di 12.000 supporters al seguito(cifra record in Italia per quanto riguarda l’afflusso dei tifosi ospiti)   

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