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Società

La pulce nell'orecchio

di Cesare Malnati


La partita s’è decisa nel primo quarto d’ora della ripresa,allorché l’AlbinoLeffe non ha concretizzato due limpide palle-gol (Ruopolo eRenzetti) mentre il Mantova  ha trovato,con D’Aversa, la porta da fuori area, peraltro dopo pregevole azione diGodeas,fuggito sul suo out destro. Successivamente c’è stata un’altra opportunità nonandata a buon fine, con Cellini. Il primo tempo era stato piuttosto confuso, maequilibrato. Sicchè la sconfitta di misura della Celeste (0-1) può dirsiingiusta. Squadra esperta, il Mantova, preso atto dei tredici punti in meno inclassifica, ha giocato come doveva per poter sfruttare il primo sbaglioeventuale degli avversari. Eppure l’AlbinoLeffe era partito lancia in resta.Mister Madonna, per ovviare all’assenza del figlio Nicola, squalificato, avevaallestito un 4-4-2 con l’esterno sinistro alto (Cissè, e Laner dirottato dallaparte opposta). Il contributo di potenza dell’africano, destro naturale edunque in grado di presentarsi al tiro dalla distanza convergendo dall’angolo,avrebbe effettivamente potuto risultare determinante nel confronto diretto conBalestri, piazzato dal tecnico Somma su quella fascia quando di solito ilterzino sta a sinistra. Il piano è riuscito subito all’inizio, poi è venutameno un po’ di vivacità. Comunque la prestazione globale è da ritenersipositiva e il gruppo (giocatori e staff tecnico) non ha nulla da rimproverarsi.Una volta in svantaggio s’è tentato tutto il possibile e anzi la panchina haimpiegato per intero il non indifferente potenziale offensivo a disposizionecon gli inserimenti di Sau e di Ferrari, oltre che di Caremi (fuori Cissè,Garlini e Previtali). L’idea era di mettere a ferro e fuoco, nel finale, l’areaavversaria, ma i marpioni virgiliani, che hanno aggiunto ulteriore mestiere contipi come Grauso,Corona e Notari, non si sono fatti fregare, tenendo lontana lapalla dalla zona minata. Inoltre ieri non era proprio giornata, come dimostratodall’estremo tentativo di Laner, con un tiro non andato a segno per unasciocchezza. Insomma, classico risultato negativo da incartare e portare a casasenza fiatare, sapendo che perdere una partita così fa parte del dare edell’avere. Tanto l’Empoli non ha fatto meglio col Frosinone e anche oggivedrete che qualche concorrente diretta, alla faccia delle previsioni, cilascerà le penne.

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