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Ardigò: “ Quel rigore parato a Luca Toni…”

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Un “deb” nello staff deipreparatori dei portieri del settore giovanile dell’AlbinoLeffe con alle spalleun curriculum nel quale, oltre all’intera trafila nel vivaio dell’Atalanta ediverse panchine collezionate in cadetteria proprio con i nerazzurri, spicca unpenalty neutralizzato all’attaccante del Bayern Monaco e della Nazionale LucaToni. Liam Ardigò, un carriera tra B eC purtroppo però troppo spesso falcidiata da infortuni che gli hanno impeditodi spiccare il volo e un destino che è tornato ad incrociarsi con i coloriblucelesti sei anni dopo…

“Era il primo anno di B perl’AlbinoLeffe, il 2003/2004 - ricorda Ardigò - e la società mi ha permesso diallenarmi per sei mesi con la squadra, con Paolo Acerbis e MatteoGritti in particolare, poiché ero reduce da un bruttissimo infortunio alginocchio rimediato a Giulianova che mi ha tenuto lontano dai campi per dueanni. Una volta recuperato, a gennaio mi sono trasferito a Prato in C1 e hogiocato titolare”.

E, ironia della sorte, un nuovo incidente ha aperto le porte per unAlbinoLeffe – bis...

Diciamo la fortuna nella sfortunaal momento giusto visto che11 aprile 2008 mi sono rotto il tendine d’Achille destroin allenamento con il Palazzolo e mi è stato quasi imposto di rallentare con ilcalcio giocato. Poco dopo è giunta la proposta tramite il responsabile EnzoDonina e dunque ho preferito gettarmi subito in questa nuova avventura, senzapensarci due volte.

Un giudizio?

Estremamente positivo. Non solomi ha permesso di continuare a lavorare sul campo seppur con altre mansioni, masolitamente chi appende le scarpe al chiodo subisce il contraccolpopsicologico. Per me non è stato cosi e ringrazio la società per questaopportunità, in quanto sono rimasto legato ad un’attività che mi ha datotantissimo e ho potuto mettere la mia esperienza al servizio dei ragazzi con lasperanza che in questi anni crescano nel nostro vivaio i portieridell’AlbinoLeffe del futuro. Inoltre ho ritrovato Giovanni Bonavita, miocompagno ai tempi della promozione in C1 con il Lecco e in Renato Redaelli unesempio da seguire e un punto di riferimento e dal quale sto apprendendomoltissimo così come è successo nel mio passato con maestri del calibro diPizzaballa, Corti, Cometti e Malizia.

Quali sono le sue categorie di competenza?

Giovanissimi B, Esordienti A edEsordienti B ma è capitato più volte di lavorare anche con i più grandi, aseconda delle necessità.

Stagione 98/99, Lodigiani – Fermana 3-1: quando una sconfitta puòessere ricordata con piacere…

Al termine di quell’annata siamostati promossi in B e nonostante il k.o. mi sono tolto la soddisfazione dineutralizzare un calcio di rigore a Luca Toni che ha calciato un gran rigore, unrasoterra potente e angolato alla mia destra ma io ci sono arrivato e con unbell’intervento gli ho negato la gioia del gol. 

 

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