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Società

Aspettando Frosinone-AlbinoLeffe

di Cesare Malnati



Senza tanti giri di parole, oggi a Frosinone l’AlbinoLeffe deve vincere. In caso contrario, sarebbe molto difficile continuare a coltivare sogni di gloria (qualificazione ai play off verso la serie A). A quattro giornate dalla fine, siamo arrivati al dunque e, per quanto nel calcio la gara decisiva sia sempre la prossima, stavolta non si scappa. Lo dice la classifica, quella stessa classifica che, osservata dal basso anziché dall’alto, spiega pure perché la squadra seriana ha di fronte a sé, esibendosi in Ciociaria, un compito arduo. Andar là e portar via i tre punti significherebbe cacciare ancor più nei guai i padroni di casa, attualmente solo due lunghezze sopra la zona rossa. Sicchè match vibrante sarà. Il Frosinone, che all’andata ottenne un bel 2-2 meritato, non sta neppure giocando male: nelle ultime dieci giornate, ha perduto due sole volte, a Piacenza ed Ascoli, battendo però in casa Avellino e Modena, per un totale di dodici punti contro i quattordici, nel periodo, dell’AlbinoLeffe. Piuttosto anomalo, se vogliamo, è il suo ruolino di marcia nelle partite interne, tradizionalmente il punto di forza dei laziali, che sia nella scorsa stagione che nella fase ascendente del torneo sul loro campo (il Matusa) andarono a mille. Invece in questo girone di ritorno ben quattro sconfitte consecutive (Mantova, Salernitana, Parma e Brescia). Vero che la strana tendenza pare essersi già corretta, tuttavia solo parzialmente in quanto anche Livorno, Triestina e Pisa sono successivamente tornate negli spogliatoi incolumi (tre pareggi). Il tecnico Braglia inoltre, in questo momento, è tutt’altro che in grado di compiere scelte: gli manca il bomber brasiliano Eder (un tipino svelto e temibile) e il regista della retroguardia Scarlato, esperto quant’altri mai, entrambi squalificati, più altri elementi infortunati. Il pericolo, per i seriani, deriva dalle condizioni ambientali e dallo stato di necessità degli avversari, ripetiamo. Dopo la morìa d’esterni della scorsa settimana, mister Madonna deve fare i conti con un’epidemia che ha mandato fuori uso gli attaccanti al punto che sono partiti solo i titolari Cellini e Ruopolo, oltre a un ragazzino della Primavera, indisponibili i vari Cisse, Sau e Ferrari. Dovrebbe essere il turno di Gabionetta, schierato probabilmente come centrocampista di sinistra. E ci s’attende che la prestazione del brasiliano – che in pratica, ultimamente, ha fatto mancare il suo apporto di fantasia, per una ragione o per l’altra – consenta alla squadra il cambio di marcia indispensabile per imporsi.

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