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Società

L'opinione

  • Pubblicato in Società

di Ildo Serantoni


E’ andata come sappiamo, ma èstato bello crederci. Bello e giusto, perché a un certo punto tutto lolegittimava: il gioco, l’entusiasmo, anche i numeri della classifica. Per quasidue mesi, diciamo da Vicenza in avanti, l’AlbinoLeffe ha lottato alla pari conle altre pretendenti a un posto nei playoff e ha regalato una motivazione inpiù al gruppo e una speranza ai suoi tifosi. Dopodiché, quando il logorio delcampionato ha presentato il conto, si è dovuto arrendere alla maggioredisponibilità di uomini da parte delle sue avversarie. Se pensiamo che, inalcune partite, Madonna è stato costretto a giocare senza esterni, perché tuttiquelli di ruolo erano indisponibili, ci rendiamo conto di quanto difficilefosse tenere fino in fondo il passo di Empoli, Sassuolo, Brescia e della stessaTriestina. Ora, anche se l’aritmetica tiene ancora aperto uno spiraglio, èsaggio non farsi più illusioni, perché il trend è in costante flessione: unasola vittoria (2-0 al Cittadella) e un solo pareggio (1-1 col Brescia) nelleultime sei partite stanno a indicare che l’argine si è rotto. Resta tuttavia unfinale di campionato da onorare e, dunque, la mentalità deve essere quella divincere le tre partite che rimane da giocare, prima ancora di guardare qualisaranno gli avversari da affrontare. Poi si tireranno le somme, che a grandilinee sono già delineate. Il campionato, diversamente da quanto ha incautamenteaffermato Madonna in un suo intervento su questo sito, non è stato unfallimento, perché se così fosse dovrebbe essere lui il primo a trarne le logicheconseguenze. Il campionato, al contrario, è stato decisamente buono, miglioredelle stesse previsioni che parlavano di un piazzamento fra il 10° e il 15°posto. E ha consentito di mettere in evidenza un gruppo di giovani che, mercatoa parte, potrà costituire l’ossatura dell’AlbinoLeffe per le prossime stagioniin serie B.

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