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Tutti gli occhi su Beretta

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Il giorno successivo alla partenza del giovane attaccante,autore di una grande stagione coronata dalle ripetute chiamate in nazionale,cerchiamo di conoscerlo meglio attraverso l'arrivederci delle persone chegli sono state più vicine in questo anno di crescita umana eprofessionale.

Partiamo dall'allenatore...Mister Gatti, a 5 giorni dalla sua intervista in cuiha citato Beretta come calciatore più promettente della Primavera il ragazzo èstato acquistato dall'A.C. Milan, uno dei Club più prestigiosi del mondo; sipuò dire che la sua è stata una profezia?

Direi che non mi sono avvalso della sfera di cristallo per prevedere che su dilui si sarebbe scatenato l'interesse dei grandi club, del resto il ragazzo hagrandi doti tecniche, capacità di applicazione tattica e un fiuto del gol dafuoriclasse. Quest'anno ha disputato un'ottima stagione realizzando golimportanti sia per l'AlbinoLeffe Primavera che per la Nazionale Under 17, nonposso che essere soddisfatto della sua affermazione. Se continua a questilivelli, e ha la testa giusta per concentrarsi al massimo in questaprofessione, sarà sicuramente un calciatore di cui sentiremo spesso parlare,sarà un protagonista del calcio italiano. Gli auguro una grande carriera, èdavvero un bravo ragazzo.

La palla ora passa a Giovanni Zanetti, Dirigente Accompagnatore della squadraPrimavera che l'ha conosciuto da vicino e può darci qualche informazione in piùdi questo baby calciatore che si appresta a fare il grande salto (lapossibilità che svolga il ritiro con la prima squadra del Milan è più che un'ipotesi)…

Quando sento parlare di Beretta mi luccicano gli occhi, ècommuovente l’educazione e l’applicazione di questo ragazzo. E’ veramentedifficile trovare una persona così umile e al contempo così solare come Giacomo.Il mio rapporto e quello di tutto lo staff con lui è stato più che ottimo, digrande professionalità ma anche di grande affetto, sempre molto rispettoso neiconfronti di tutti è stato un esempio anche per i suoi compagni sia dentro chefuori dal campo.

Neanche una macchia…

Ha davvero un grande cuore ed è una bravissima persona.Ricordo una volta a Cagliari quando segnò il 2 a 1 per l’AlbinoLeffe al 91’dopo un’intera partita in cui aveva subito continue provocazioni sul campo einsulti gratuiti dal pubblico indicò con l’indice la tribuna e l’arbitro loespulse, uscì dal campo piangendo come un bambino. L’ho rincuorato baciandolosulla fronte come se fosse mio figlio.

E i suoi compagni cosa ne pensano di lui…lo proviamo a chiederea Donato Di Sabato, suo compagno di stanza nell’ultimo anno presso la Casa delGiovane…

Con Giacomo mi sono sempre trovato benissimo, è un tipodavvero eccezionale, nonostante il suo ruolo determinate non si è mai montato minimamentela testa. In campo ha una generosità rara oltre che avere un fiuto per il goal pazzesco,  è anche grazie alle sue marcature che quest'anno siamo riusciti ad arrivare alle fasifinali. Ci mancherà molto e mi sento di fargli un grossissimo in bocca al lupoda parte di tutta la squadra.

E anche da parte della società.

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