L'AlbinoLeffe sbaglia, la Spal no. La sintesi del secondo turno di Coppa Italia, nonchè debutto stagionale in gare ufficiali dei blucelesti, sta tutta qui.

Risultato (1-3) senza dubbio eccessivo e come spesso accade in queste circostanze figlio di episodi che hanno voltato le spalle ai seriani. Basti pensare al palo di Previtali (dopo il vantaggio firmato dallo stesso centrocampista), alle tre parate provvidenziali del numero uno ferrarese Capecchi o al match point fallito allo scadere da Ruopolo. Ma tant'è: passa la Spal, concreta, cinica e guidata non solo dal proprio portiere ma anche da un super Bracaletti (vera perla la punizione dell'1-1) e da un Arma che, seppur in serata non sfavillante ha messo anche la sua firma sul 3-1 finale.

Madonna, orfano di Cellini, ha varato un 4-4-1-1 con Laner alle spalle di Ruopolo, Laner e Cia sulle corsie esterne e le geometrie di Geroni a fianco di Previtali mentre nel pacchetto arretrato, davanti a Layeni che ha messo una bella pezza in almeno un paio di occasioni, hanno agito Perico, Sala, Bergamelli e Foglio.

L'AlbinoLeffe ha preso subito in mano le redini della gara passando meritatamente con Previtali (deviazione decisiva di Migliorini) e sfiorando più volte il bis che però non è arrivato al contrario del pareggio dei ragazzi di Dolcetti al 39'. firmato, come detto, da Bracaletti
Nella ripresa ecco il Capecchi-show su Geroni, Laner e Disabato a testimonianza che, nonostante l'inferiorità numerica da metà secondo tempo, i seriani le hanno provate davvero tutte per chiudere la pratica nei 90'. Impresa però non riuscita ed ecco puntuale, nell'extra time, l'inevitabile calo fisico di cui la Spal ha approfittato nella seconda parte mettendo a sedere gli ospiti con un colpo di testa di Quintavalla e un contropiede di Arma.

Passano gli estensi che a Ferragosto se la vedranno con il Palermo, ai seriani resta l'amaro in bocca ma nel mirino c'è già il Vicenza.