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La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


A Mantova partita stravinta, che l'AlbinoLeffe ha condotto però in porto di misura (2-1), perchè i padroni di casa - squadra impotente - hanno segnato un gol di confusione al 33' della ripresa con Nassi in seguito all'unico ma evidente errore di Pelizzoli. C'è stata solo un po' d'appensione, sia per l'ingresso in campo avverso degli esperti Tarana e Locatelli sia per la stanchezza dopo una gara disputata a mille all'ora, sostituiti i più stanchi (Grossi e Laner, a cui mister Madonna aveva attribuito il compito più dispendioso d'attaccanti e contemporaneamente di centrocampisti aggiunti). In quest'ultima fase sarebbe stato meglio non abbassarsi tanto, ma comunque quattro palle-gol (una in apertura con Grossi, una in chiusura con Cia) a zero costituiscono il bilancio della gara e mettono il sigillo su qualsiasi discussione riguardante l'esattezza non del punteggio ma del risultato finale. In realtà non c'è stata mai competizione, con la Celeste - offerta a tre contro uno - predominante nella fase dell'approccio e in quella della gestione del vantaggio (giunto al 18' con Ruopolo) fino al raddoppio al 10' del secondo tempo, che può diventare il simbolo della vittoria. Previtali, il più piccolo, ha infatti segnato su corner di testa, a suggello di una prestazione che l'ha visto correre tantissimo. Proprio il dinamismo di Previtali, che ha notevolmente allargato il suo raggio d'azione rispetto al solito, è stata una delle chiavi della felice serata, in quanto ha aggiunto gamba a un centrocampo rimasto a quattro col miglioratissimo Passoni nel ruolo a lui congeniale di distributore. Assente Cellini, lo schieramento composto da Madonna non s'è discostato dal canonico 4-4-1-1, con Laner alle spalle di Ruopolo, ma è cambiata l'interpretazione in quanto l'altoatesino ha fatto valere, anche a beneficio del centrocampo, la sua corsa e soprattutto la sua fisicità, liberando più spesso sulla fascia destra Grossi, sicchè in due hanno finito per appoggiare Ruopolo e in due (sempre loro) hanno aiutato nella zona nevralgica. Ruopolo, da parte sua, è tornato ad essere uno dei migliori in campo, a dimostrazione che il ragazzo ha sempre compiuto fino in fondo il suo dovere e che bisogna pur metterlo nelle condizioni di gareggiare. Eppure questa trasferta non era affatto nata sotto i migliori auspici, tenuto conto anche dell'indisponibilità di Sala, con conseguente varo, in difesa, dell'inedita coppia centrale Serafini-Bergamelli. L'affiatamento dei due centrali dietro fa riferimento a uno dei meccanismi più delicati in una squadra di calcio e i due se la sono cavata bene. Ora bisogna andar cauti. Il successo di Mantova non può avere un significato assoluto, in quanto bisognerebbe sapere che contributo ha dato la pessima prova dei virgiliani, davvero incapaci di proporre un minimo di gioco. Una risposta l'avremo già fra tre giorni, con l'impegno casalingo contro un Crotone all'apparenza più che alla portata.

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