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Società

L'opinione

  • Pubblicato in Società
di Ildo Serantoni


Dopo la vittoria di Mantova e prima del match col Crotone, mai avremmo immaginato di dover dedicare il consueto appuntamento settimanale a un fatto tanto traumatico. Eravamo convinti che la prima vittoria del campionato fosse stata l’individuazione della luce in fondo al tunnel e che la successiva partita col Crotone ne avrebbe sancito l’uscita. Tutto sbagliato. Una spietata valutazione del presente - cinque punti in sette partite - e una severa ma realistica visione retrospettiva del gioco della squadra e delle sue contraddizioni, hanno convinto la società a non tirare per le lunghe una decisione da troppo tempo nell’aria e che, prima o poi, si sarebbe dovuto prendere. A questo punto, meglio prima che poi. Madonna se ne va in un momento in cui, come spesso accade, l’allenatore paga per le colpe di tutti, in gran parte non sue. Ma non dimenticheremo la bella avventura dei playoff 2007 e il bel campionato successivo. Così come non dimenticheremo il garbo e la signorilità dei suoi rapporti con il mondo (minuscolo) esterno. E poi è giovane, bravo, capace e presto lo ritroveremo su qualche altra panchina importante. Il Mondo (maiuscolo), che torna dopo due anni alla guida dell’AlbinoLeffe, ha davanti a sé il tempo necessario per imprimere alla navigazione la necessaria correzione di rotta. Non come quattro anni fa, quando per salvare una squadra scornata e sfiduciata, aveva dovuto vestire i panni di San Gennaro, compiendo un autentico miracolo. Oggi la situazione è più rimediabile, anche se il nocchiero non potrà contare su uno zoccolo duro che allora c’era e oggi non c’è quasi più. Toccherà alla sua abilità nella gestione del gruppo infondere serenità e consapevolezza. Il primo passo, insomma, è quello della reciproca conoscenza e del recupero di autostima. Dopodiché arriverà il valore aggiunto della tattica, campo in cui il Mondo non ha maestri, ma soltanto discepoli.

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