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La pulce nell'orecchio

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di Cesare Malnati


Un successo dell'AlbinoLeffe di Mondonico a Trieste (3-2) simile a quello di Mantova, poche partite fa. Sicchè probabilmente avrebbe vinto anche Mindo Madonna, che allora sedeva in panchina. Ciò premesso per onestà intellettuale, se non era stata una svolta la partita contro i virgiliani, non sopravvalutiamo i tre punti - per quanto derivanti da una chiara superiorotà totale - con i giuliani. Perchè due gare quasi uguali? Per la disarmante inconsistenza degli avversari di turno, a conferma di quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioè che questo campionato è di livello medio piuttosto basso, perciò offre l'opportunità d'aggredirlo e non di subirlo.

La squadra alabardata, pur con la fortuna d'essere andata in vantaggio già all'11' per una casuale autorete di Sala (che aveva pareggiato personalmente in mischia su corner al 21'), ha giocato cinque minuti dopo l'intervallo e i cinque di recupero, allorchè ha confezionato le uniche occasioni. Il resto un disastro.

L'AlbinoLeffe, protagonista di un positivo approccio con due palle-gol sullo 0-0, s'era riportata avanti al 33' con Laner e, subìto il secondo pareggio (Godeas) al 6' della ripresa, in un batter d'occhio aveva segnato ancora con Cellini fissando definitivamente il punteggio. Bilancio della Celeste in fase offensiva: tre gol e cinque nitide opportunità.

Bilancio della Celeste in fase difensiva: due gol e due palle-gol. Quest'ultimo dato costituisce l'altra faccia della medaglia. Non si può concedere tanto a una squadra in confusione come la Triestina (contestatissima dal suo pubblico). Basta vedere i gol presi, compreso il secondo da attribuirsi a una dormita generale. Considerato che siamo già a 14 reti beccate in 8 partite, chiaro che esiste il problema.

Ieri, alla "prima" (si fa per dire), Mondonico - apparso superconcentrato - ha praticamente presentato la stessa squadra di Madonna: 4-4-1-1, con Cellini dietro Ruopolo, Previtali-Passoni nel cuore del centrocampo, Laner a destra e Foglio a sinistra, col sacrificio di Grossi, inserito in fascia al 12' s.t. per Cellini, sostituito dietro la punta da Laner (formazione giustamente più fisica). Per rendere meno permeabile la retroguardia bisognerà cambiare assetto? Al nuovo stratega l'ardua decisione. Fatto sta che il vecchio Mondo si sarà pur reso conto che qualcosa di buono il convento passa. Foglio, un mancino di sostanza, sta giocando benissimo e dalla sua parte ha danneggiato irreparabilmente la carrozzeria dei padroni di casa. Cellini-Ruopolo compongono la solita premiata ditta. Laner offre un apporto anche di peso irrinunciabile e resta da vedere se convenga limitarlo in fascia. Bene anche il portiere, che quindi non c'entra niente, anzi, con le difficoltà dietro. Tutti comunque hanno disputato una gara gagliarda e più che sufficiente. Se il materiale c'è (Grossi e Geroni il mister li deve ancora conoscere), il tempo per disputare una buona e coraggiosa stagione pure.

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