Ancora una volta  il campo amico sorride agli avvversari: si torna a casa  con tanta delusione in corpo.
Non basta il "passionale" finale di gara a far dimenticare i soliti  errori a cui questa volta si è aggiunta una "sciagurata" espulsione.
Disquisire tecnicamente sugli  uni e gli altri è aria fritta.
Auspichiamo, invece,  un approccio da gruppo. L' impressione è che gli individualismi e una "non sincera" condivisione degli obiettivi  possano portare a far "novanta" ma non "cento".
Manca poco ma se dai sei mesi " ridono gli altri" qualcosa d'altro oltre all' aspetto tecnico non può non esserci.
Trovare la causa  è il solo modo per far tornare il sorriso al nostro caro tifoso.