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La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


A una lettura superficiale, si potrebbe sintetizzare Caracciolo batte AlbinoLeffe 3-0 anche se la partita è finita 4-1 per il Brescia. Il lungo centrattacco, tenuto in panchina (con lungimiranza ...) e mandato in campo al 6' della ripresa sull'1-1, in quaranta minuti s'è procurato un rigore realizzandolo e ha siglato gli altri due gol. Sicchè i casi sarebbero due: o trattasi di marziano oppure, nel cuore della retroguardia seriana, i due addetti, Sala e Serafini, sono stati narcotizzati e pertanto vinti da profondo sonno. Ma sarebbe una lettura superficiale, appunto. In realtà, l'AlbinoLeffe, priva di Cellini (surrogato, alle spalle di Ruopolo, da Laner, con Cristiano in fascia sinistra e Grossi dalla parte opposta), non ha giocato affatto bene. Tutta la squadra, non solo la coppia di centraloni. Eppure era andata in vantaggio con Ruopolo a metà del primo tempo con un'ottima azione manovrata, l'unica del match, sugli sviluppi di una punizione. Se fino a quel momento la Celeste s'era battuta alla pari, l'intensità della sua prestazione è andata affievolendosi e la colpa non può certo essere dell'infortunio a Piccinni, sostituito da Garlini. Fatto sta che il Brescia, subito dopo la mezz'ora, ha pareggiato e nel secondo tempo, inserito non solo Caracciolo ma anche il giovanissimo uomo d'ordine Paghera (per Barusso), è ulteriormente migliorato, con una palla-gol di Baiocco.

Vero che spartiacque della gara è stato un episodio sfavorevole all'AlbinoLeffe, e cioè una caduta in pien'aerea di Previtali, a causa di un incrocio pericoloso con Dallamano. E da lì la situazione è precipitata, col rigore (19') e l'immediato tris delle "rondinelle". Reazione zero (nonostante Cia per Cristiano, mentre Ferrari era già subentrato a Laner): ormai era difficile, ma le formazioni che vanno sotto senza lottare offrono un'interpretazione perfino preoccupante. Tirando le conclusioni, che il Brescia, offerto a una misera quota inferiore alla pari, fosse favorito lo dimostravano le scommesse. Però quella del presidente Corioni era pur sempre una squadra reduce da tre sconfitte, col nuovo allenatore Iachini debuttante la settimana scorsa con un 2-0 beccato a Cesena.

Insomma si pensava che l'AlbinoLeffe facesse molto meglio. Alla terza gara della sua gestione, mister Mondonico deve registrare un passo indietro, tanto più che i quattro gol sul groppone tornano a fornire della fase difensiva un'immagine di vulnerabilità che lo 0-0 col Sassuolo aveva attenuato. Stabiliamo pure che qualche responsabilità individuale va attribuita - per la prima volta - al portiere Layeni, in errore per incerta uscita sul primo gol e precipitoso in occasione del penalty provocato. Tuttavia, sui due piedi, l'imprevisto regresso - dall'esterno - non ha spiegazioni.

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