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Cellini: "Occhio a Do Prado e Djuric"

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Il pericolo ‘numero uno’dell’Albinoleffe? Troppo facile, Marco Cellini. Classe 1981, exattaccante di Foggia e Perugia, Cellini soggiorna in terra orobica dall’estatedel 2006. Quest’anno ha già timbrato il cartellino cinque volte. Nelle ultimetre stagioni andate in archivio, invece, ha messo in cassaforte 36 reti. Aproposito, tre di queste le ha proprio rifilate al Cavalluccio: chi ha buonamemoria ricorderà che, una sua doppietta siglata al ‘Dino Manuzzi’ poco più diun anno e mezzo fa, in pratica fece ‘saltare’ definitivamente il giàtraballante Giovanni Vavassori.

Cellini, facciamo unrendiconto di questo start dell’Albinoleffe?

“Siamo partiti piano, abbiamosicuramente raccolto meno del previsto (gli orobici, in classifica, hanno 13punti, ndc). Abbiamo sbagliato tanto, sicuramente anche la dea bendata non ciha dato una mano. I fasti del (recente, ndc) passato sembrano solo un lontanoricordo, ora dobbiamo solo ed esclusivamente pensare alla salvezza. E’ questoil nostro obiettivo”.

Con l’avvento in panca dimister Mondonico le cose sono sicuramente cambiate in meglio.

“Mondonico è un allenatore digrande esperienza, un eccellente motivatore: il suo avvento a Bergamo ha giàportato buoni frutti. Se continueremo a seguire le sue direttive come stiamogià facendo ora sono certo che ci toglieremo anche noi le nostre bellesoddisfazioni. Questa squadra ha ancora un potenziale inespresso, dobbiamo soloessere più consapevoli della nostra forza”.

Ancora poche ore e incroceretele armi con il Cesena.

“La squadra di Bisoli sta facendodavvero bene. Sono i romagnoli la vera sorpresa di questo start di stagione. IlCesena gioca un buon calcio. Ha ottimi giocatori, entusiasmo da vendere e, soprattutto,può contare sulla miglior difesa del campionato (appena 6 i gol subiti daibianconeri, 13 in meno di quelli incassati all’Albinoleffe, ndc)”.

Il giocatore bianconero che lepiace di più?

“Stravedo per Do Prado,fantasista di grande qualità. Mi piace poi molto anche Djuric, attaccanteancora giovanissimo ma già molto preparato: segna forse pochi gol, ma ha giàtutte le carte in regola per arrivare lontano”.

A proposito di gol. Passanogli anni ma lei, il ‘vizietto’ di gonfiare le reti avversarie, non lo ha ancoraperso.

“Io vivo per il gol. Quest’annosono partito bene, spero di continuare su questi binari il più a lungopossibile”.


Flavio Bertozzi (La Voce di Romagna)

 

 

 

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