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La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


Ai punti avrebbe vinto senz'altro l'AlbinoLeffe. L'informazione va presa con soddisfazione ma senz'andarne troppo fieri in quanto la partita (0-0 a Cesena) è stata globalmente brutta e il primo tempo imbarazzante, dal punto di vista della cronaca, non essendo accaduto assolutamente niente.

La sorpresa più grossa, da annotare subito, resta la prestazione dei padroni di casa. Nonostante l'ottima posizione in classifica e la dimostrata attitudine agl'impegni casalinghi, i romagnoli pareva che avessero bevuto d'un fiato una razione di camomilla tale da far addormentare un cavallo. Fatto sta che nei novanta minuti più recuperi non hanno scagliato un tiro in porta che sia uno all'indirizzo di Layeni, al quale sono state sufficienti un paio di uscite su innocui cross dalla tre quarti per guadagnarsi onestamente la pagnotta. Al di là della dilagante noia , ci sarebbe stato pure da ridere se la Celeste avesse vinto, non perchè non l'avrebbe meritato ma perchè nell'unica occasione in cui s'è sfiorato il gol ciò è avvenuto - al 3' s.t. - per autolesionismo cesenate, con una deviazione in mischia che stava per far secco il loro portiere. Ora passiamo alle note positive, che pur non sono mancate. La più importante è che per la seconda volta consecutiva - e terza della gestione Mondonico - la porta seriana è rimasta inviolata: mica male, coi numeri dell'AlbinoLeffe (ex penultima difesa). Non solo. Zero gol al passivo e senza rischiare alcunchè, con una sensazione di tranquillità e sicurezza di sè mai vissuta finora. Ma naturalmente piano col fregarsi le mani perchè va sempre ricordata la camomilla di cui sopra.

Mister Mondo s'è confermato restio a cambiare assetto. D'altra parte passare da un centrocampo a quattro a un centrocampo dispari (a tre o a cinque che dir si voglia) è modifica più semplice da dirsi che da farsi. Perciò solito modulo, ma, assente Previtali, con Hetemaj accanto a Passoni. Il finlandese possiede spalle larghe e notevole predisposizione all'interdizione e quindi Passoni è parso più libero di catalizzare il gioco. Questa soluzione ha dato, apparentemente, esito positivo. La fascia sinistra è stata allestita con Cristiano sotto a Foglio. Anche in questo caso, esito soddisfacente. Dall'altra parte Laner, con licenza d'accentrarsi. Alle sue spalle Garlini, a centro retroguardia Serafini e Sala. All'attacco inutile nominare la storica coppia Cellini-Ruopolo.

A dirla tutta, considerato lo stato del Cesena (il cui allenatore Bisoli, che fu stretto collaboratore di Mondonico alla Fiorentina, magari aveva sottoposto in settimana la squadra a un carico di lavoro particolare), un pensierino a vincere si poteva pur fare, mettendo in campo più coraggio. Comunque  - e in questo si richiede ufficialmente il sostegno pubbico d'Erasmo - si gradirebbe non continuare a sentire discorsi e a leggere trattati unicamente legati al tema salvezza, che a sole trenta giornate dal termine del campionato risultano deprimenti. Una volta trovata la quadra (espressione prima sconosciuta ai più in quanto probabilmente dialettale, ora in uso comune dopo esser stata sdoganata in dichiarazione ufficiale da Bossi), questa squadra può fare molto ma molto di più.

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