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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


Contro il Cittadella è proseguita la spettacolare striscia dell'AlbinoLeffe. Veneti rimandati a casa con una sconfitta per 2-0 (Cellini su rigore al 47' del primo tempo, Cissè al 90'). Al quinto successo consecutivo, dei cinque questo - per la verità - è stato il meno lampante, senza nulla togliere alla prestazione senza sbavature della squadra.
Il fatto è che gli ospiti avrebbero meritato qualcosa in più, avendo confermato d'essere una buona formazione, priva forse di determinazione nella finalizzazioni delle azioni. L'affermazione biancoceleste ha preso ancora una volta l'avvio da una prodezza di Pelizzoli, che, restando in piedi fino all'ultimo, ha sventato, al 15', una palla-gol di Ardemagni. E il penalty che ha sbloccato il risultato, dopo che Foglio aveva risposto ad Ardemagni, non è sembrato così nitido, avendo Perico un po' cercato il fallo dell'avversario.
Nella ripresa, altro botta e risposta (AlbinoLeffe al 13', Cittadella al 21') con fisiologico predominio territoriale dei padovani, mentre Mondonico cominciava a coprirsi (Passoni per Cellini e Cioffi per Cristiano) senza dimenticarsi stavolta d'affiancare a Ruopolo il rientrante Cissè (al posto di Foglio). Guarda caso, proprio Cissè (con potenzialità tutte da scoprire, se gl'infortuni lo lasceranno in pace) chiudeva le ostilità. Prova ordinata e attenta com'è ordinata e attenta l'AlbinoLeffe d'oggi. Siamo a un parziale di 10-1, per uno strepitoso en plein di quindici punti. La retroguardia, ch'era una banda del buco, è diventata impermeabile. Tutto merito del portiere? No di certo, anche se la società - essendosi fatta venire l'idea di Pelizzoli e avendola coltivata al punto che s'è realizzata - ha molto contribuito affinchè il reparto si rinfrancasse.
Il trio Luoni-Sala-Bergamelli ha ormai raggiunto un'intesa notevole e al centro è stato difficile passare, per esempio, per due attaccanti di valore, per la B, come Iunco e la promessa Ardemagni. Verissimo, ma la chiave della nuova Celeste è il centrocampo dispari (a cinque o a tre, a seconda se in possesso palla o meno), che il tecnico ha varato dopo aver convinto gl'interpreti che quella era la soluzione migliore. Solo così Previtali, elemento in possesso delle geometrie giuste, è potuto diventare il leader, che dà i tempi delle giocate.
La sosta cade nel momento giusto. Una pausa, con ogni probabilità, se la sarebbe fisiologicamente presa la squadra senz'accorgersene, dopo una simile martingala. Invece così sabato prossimo zero punti per tutti. Sicchè diamo questa striscia per finita e ricominciamone un'altra a febbraio, a partire da Ancona.

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