370 presenze tra serie A e B, unacarriera iniziata nelle giovanili della Roma per poi toccare tappe importanticome Torino, Perugia, Salernitana, Vicenza e Atalanta. Poi i ritorni, prima in Veneto (due anni e mezzo) e adesso a Bergamo ma sulla sponda AlbinoLeffe.

Una scelta di vita per AntoninoBernardini romano doc 35 anni che da sette ha messo le radici ai piedi delleOrobie e, dopo il primo approccio di ieri con l’amichevole di Spirano contro ilFrassati Ranica, è stato ufficialmente presentato oggi alla stampa ad Urgnano pressola sede di Studio Casa, co-sponsor istituzionale seriano.

"Per me si tratta di un vero e proprio ritorno a casa –ha detto Bernardini - Qui ho trovato un gran gruppo, con alcuni dei ragazzi mi sonogià visto fuori dal campo quindi in un ambiente del tutto sconosciuto anche perchécon Sala ho giocato all'Atalanta, con Foglio a Vicenza".

Prima della rescissione con i biancorossi il centrocampistaaveva racimolato solo cinque presenze stagionali complice anche un graveinfortunio al ginocchio: “Nel 2010 – ha spiegato - in pratica non ho ancoragiocato, mi sono costantemente allenato ma il ritmo partita è tutt'altra cosa”.

A Bergamo i ricordi nerazzurri si rifanno ad uncatalizzatore della manovra, il vero “cervello” della squadra con sagaciatattica e qualità da vendere: “Un centrocampo a tre centrali è l'ideale per lemie caratteristiche – osserva il nuovo acquisto bluceleste - Per abitudine ecarattere non guardo mai al passato, ma solo davanti a me. Non farò certopesare il curriculum: sono a disposizione con la mia esperienza, e anche se soche siamo in tanti a disputarci una maglia da titolare non avrò problemi arimboccarmi le maniche e lavorare per dimostrare di valere una maglia datitolare”.  Bernardini  è pronto a tornare in cattedra e non a caso hascelto il 10, un numero da vero Professore.