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Società

L'opinione

  • Pubblicato in Società
di Ildo Serantoni


Domenica non eravamo allo stadio per assistere ad AlbinoLeffe-Padova. L’impegno professionale ci ha portato su un’altra frontiera dello sport, assai più coinvolgente sia sul piano atletico sia sotto il profilo umano sia per quanto riguarda l’impatto mediatico: la tappa dello Zoncolan del 93° Giro d’Italia. Nessun paragone: sarebbe come confrontare la portinaia del nostro stabile con Michelle Pfeiffer. A Bergamo è andata come era stato largamente previsto e non avevamo certo bisogno che ce lo dimostrassero i fatti.

Chi ha buona memoria ricorderà quanto avevamo scritto su questo sito una settimana fa. E chi non l’ha buona vada a rileggersi il pezzo: avevamo previsto l’ottava sconfitta interna della stagione, perché i giocatori dell’AlbinoLeffe non avrebbero mai potuto imbracciare il pugnale di Maramaldo e dare il colpo di grazia a un avversario morente. Quando sei in campo non avendo più nulla da chiedere non hai umanamente dentro di te l’istinto del killer nei confronti di un collega che ti implora di lasciargli ancora una minima speranza di sopravvivenza. Certo, chi non ha mai fatto sport ma soltanto prediche non potrà mai capire una situazione del genere.

Queste riflessioni nascono spontanee dopo avere letto l’ultimo intervento di Erasmo. Il quale arriva testualmente ad affermare, e ne riportiamo il pensiero fra virgolette, che «i giocatori mai durante l'anno hanno dimostrato di essere un gruppo unito e coeso: interessi singoli, generale scarso attaccamento alla maglia, approcci da fine carriera e testa da altre parti sono elementi caratterizzanti la stagione». E auspica quanto segue: «Ora tocca alla società: faccia piazza pulita».Capite amici? Questi giocatori mai durante l’anno hanno dimostrato di essere un gruppo. E i 55 punti chi li ha fatti: lo spirito santo? E le sette vittorie esterne? Se non avessimo letto con i nostri occhi, stenteremmo a credere che giudizi tanto ingenerosi riguardano una squadra che chiude il campionato a metà classifica, dopo avere conquistato la salvezza praticamente a fine gennaio e aritmeticamente con due settimane d’anticipo sulla fine della stagione.Del resto, non è ad Erasmo da Rotterdam che viene attribuito l’«Elogio della pazzia»?

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