Il calcio a misura di bambino - brevi pensierini per raccontare una partita
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Torna “Il calcio a misura di bambino”, la rubrica che ogni settimana ci fa avvicinare al mondo dei Pulcini dell'AlbinoLeffe. Oggi abbiamo chiesto le impressioni sulla gara di domenica ad alcuni nostri ragazzi classe 2004. Ecco qui alcune loro frasi:
Youssouff Keita – Pulcini 2004: “Domenica durante la partita ci sono state cose positive e cose negative. Di positivo ho visto che tenevamo bene il possesso di palla con tanti bei passaggi. Io penso di aver fatto la mia parte, qualche assist e qualche tiro. Ho cercato di usare poco il piede meno abile.
Di negativo ho notato che cercavo troppo la profondità invece di fare 2 contro 1. Qualche volta arrivavo tardi sulla palla, perchè mi facevano male le gambe. Devo essere più veloce e concreto”.
Pietro Rottoli – Pulcini 2004: “Quando giocavo con Piazza in attacco non ci aprivamo abbastanza. Di conseguenza Pefano non sapeva a chi dare la palla perchè non eravamo abbastanza ampi. Dalla prossima partita dobbiamo imparare ad aprirci di più.
Invece, quando giocavo con "Pade" ci allargavamo abbastanza, infatti Keita aveva sempre a disposizione due soluzioni di gioco. Per questo poi siamo riusciti anche a fare gol.
Invece, nella situazione in cui il trequartista si muove da una parte, io mi devo muovere dall'altra ma non lo facevo quasi mai".
Youssouff Keita – Pulcini 2004: “Domenica durante la partita ci sono state cose positive e cose negative. Di positivo ho visto che tenevamo bene il possesso di palla con tanti bei passaggi. Io penso di aver fatto la mia parte, qualche assist e qualche tiro. Ho cercato di usare poco il piede meno abile.
Di negativo ho notato che cercavo troppo la profondità invece di fare 2 contro 1. Qualche volta arrivavo tardi sulla palla, perchè mi facevano male le gambe. Devo essere più veloce e concreto”.
Pietro Rottoli – Pulcini 2004: “Quando giocavo con Piazza in attacco non ci aprivamo abbastanza. Di conseguenza Pefano non sapeva a chi dare la palla perchè non eravamo abbastanza ampi. Dalla prossima partita dobbiamo imparare ad aprirci di più.
Invece, quando giocavo con "Pade" ci allargavamo abbastanza, infatti Keita aveva sempre a disposizione due soluzioni di gioco. Per questo poi siamo riusciti anche a fare gol.
Invece, nella situazione in cui il trequartista si muove da una parte, io mi devo muovere dall'altra ma non lo facevo quasi mai".
