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Giovani calciatori crescono - Matteo Capelli

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Per grinta e determinazione è stato accostato a un certo Andrea Belotti. Matteo Capelli sta lavorando sodo per confermare nella Berretti quanto di buono fatto con gli Allievi e spiccare il volo come fatto in precedenza dal suo idolo.

altMatteo, sei autore di due doppiette consecutive e di un inizio di stagione davvero positivo.

“Sono contento, però il merito è dello staff che ci prepara al meglio e dei miei compagni che mi mettono nelle condizioni di fare bene”.

Ti aspettavi di partire così forte?

“No perchè quella della Berretti è una categoria importante e difficile. Sono contento e spero di fare sempre meglio”.

Quali differenze hai notato rispetto agli Allievi?

“I ritmi in Berretti sono maggiori e il livello qualitativo aumenta. Anche sotto l'aspetto fisico gli avversari sono più preparati e le gare più dure. In Berretti si scherza meno e si lavora di più. Non siamo più solo dei ragazzini, ma abbiamo un'età che ci porta vicino al calcio professionistico”.

Sei entrato a far parte di un gruppo fresco di tricolore. L'obiettivo è ripetersi?

“Penso che la fame non sia mai venuta meno a questo gruppo. Spero di fare bene a livello personale e a livello di squadra. Sarebbe bello riconquistare lo scudetto per il secondo anno”.

Che traguardo ti sei prefissato in termini di gol?

“Io spero sempre di fare sempre meglio rispetto all'anno prima. È importante alzare sempre l'asticella. L'anno scorso ho realizzato 22 gol, mi auguro di farne uno in più. So che sarà difficile, ma io non mollo e ci provo sempre”.

A quale giocatore ti ispiri?

“Andrea Belotti. Qualcuno mi ha paragonato a lui, forse per le mie caratteristiche, e questo mi ha fatto molto piacere. Lui ha fatto grandi cose, è un grande attaccante e spero di ripercorrere le sue orme”.

Parlavamo di obiettivi: la Prima Squadra è tale o per ora è un sogno?

“Spero di ricevere presto una convocazione in Prima Squadra, ma so che la strada è lunga e dovrò sudare. Intanto, quando ci alleniamo insieme, cerco di copiare quello che fanno gli attaccanti e di riproporre in partita le loro giocate perchè sono molto belle”.

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