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L'uomo del giorno - Marco Emilio Nichetti

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In attesa di conseguire il diploma, Marco Emilio Nichetti si prende il titolo di geometra del centrocampo bluceleste. L'esordio da titolare in campionato, contro l'Unione Venezia, è stato positivo: Marco c'è e ha tanta voglia di dimostrarlo.

altMarco, com'è stata questa prima volta dall'inizio in campionato?

“Sono contento per questo esordio. Penso di avere fatto abbastanza bene e soprattutto di avere fatto ciò che ha chiesto il mister. Non ho avvertito più di tanto la pressione anche perchè in settimana sono stato provato in quella posizione e ho avuto modo di abituarmi all'idea di essere fra gli undici”.

Com'è stato l'impatto con il professionismo?

“Sapevo che sarebbe stata dura, Bonazzi mi aveva avvisato. I ritmi e il livello sono molto alti. Ho cercato di restare concentrato e pensare solo a quello che dovevo fare”.

Dopo una stagione in Berretti, sei ancora insieme a mister Bonazzi. Lo trovi diverso rispetto all'anno scorso?

“Lo vedo ancora più carico perchè è tutto nuovo anche per lui. Ha tanta voglia e tanta determinazione”.

Una presenza da titolare in Coppa Italia, una in campionato più alcuni spezzoni. Ti aspettavi di essere impiegato così spesso?

“No perchè sono il giocatore più giovane della rosa e sono al mio primo anno con la Prima Squadra. Quindi, direi che il bilancio fino a ora è molto positivo”.

Ti aspettavi tutte queste difficoltà a livello di squadra?

“No. Dobbiamo e possiamo fare di più; poi capire qual è il problema non è facile. Sicuramente ora anche gli episodi ci girano male. Noi ci abbiamo messo del nostro in alcune circostanze, ma stiamo lavorando per svoltare”.

Questa chance da titolare è, forse, il coronamento di tre anni splendidi per te a livello personale...

“Sì è così, ma come mi ricordano sempre, devo avere la testa sulle spalle altrimenti restare a certi livelli è dura”.

È faticoso conciliare il calcio con la scuola?

“Sì, soprattutto è dura tenere l'attenzione in classe. Si fanno sentire sia la fatica fisica che quella mentale perchè la voglia di fare bene in campo è tanta”.

A livello tecnico su cosa pensi di dover migliorare?

“Sul ragionamento. Sabato ad esempio ho perso alcuni palloni perchè ho pensato troppo lentamente e questo non va bene”.

Chiudiamo proiettandoci alla trasferta di sabato a Novara.

“Sarà una partita difficile perchè il Novara è una buona squadra e lo sta dimostrando. Troveremo degli avversari arrabbiati dopo l'ultimo ko, ma noi dobbiamo assolutamente muovere la classifica. Per strappare un risultato positivo servono compattezza, che sabato a tratti è mancata, determinazione e un po' di cattiveria in più”.

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