La gara di sabato a Cavernago contro il Torino sarà l’ultimo impegno di campionato per la nostra Berretti, prima della pausa natalizia. A una settimana dall’incontro abbiamo raggiunto il collaboratore tecnico di Mister Del Prato, Michele Gritti.

Ciao Michele, è un momento abbastanza delicato per la Berretti. Da cosa può essere dovuto questo calo?

“Sabato abbiamo giocato anche con ragazzi classe ’98 e ’99, ci sono parecchi infortunati e la rosa non è al completo. Questo non deve essere un alibi. Ci sono stati dei cambiamenti nell'impostazione dei concetti di gioco sui quali ogni giorno stiamo lavorando per migliorare”.

Oltre ad affiancare Mister Del Prato in questa categoria, sei il formatore dei Pulcini A blucelesti. Loro hanno già terminato il girone d’andata. Possiamo stilare un bilancio fino a questo punto della stagione?

“Sono soddisfatto del percorso svolto finora, il lavoro premia sempre. Nelle ultime partite ho notato grandi miglioramenti da parte dei ragazzi rispetto a inizio campionato. Gli sforzi fatti durante gli allenamenti ci hanno permesso di crescere”.

Cosa ti ha colpito di più di loro in questi primi mesi di lavoro?

“Mi preme sottolineare come l’entusiasmo dei miei piccoli sia cresciuto nell’arco di tutte le gare dall’inizio della stagione. Siamo partiti un po’ male, ma piano piano, anche attraverso le sconfitte, l’entusiasmo è aumentato sempre di più. I ragazzi fanno gruppo, e questo è fondamentale, sono più determinati , si impegnano e ci mettono grinta. L’entusiasmo è trascinante”.

Qual è la principale differenza tra allenare dei bimbi e dei quasi uomini?

“I concetti di gioco sono sempre gli stessi, sia per i Pulcini che per la Berretti, cambia però il modo di spiegarli ai ragazzi. Allenare i più piccoli è l’inizio di un percorso. Passo dopo passo, mattoncino dopo mattoncino, si arriva al lavoro finale, si arriva al termine del settore giovanile con la Berretti”.