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La pulce nell'orecchio

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Non si può perdere sempre nel tempo di recupero. E su rigore, in nove contro undici. Ma, se succede, qualche motivo ci sarà. Toccare il fondo - ultima in classifica - a due giornate dalla fine è tanto pericoloso e triste che infierire sarebbe dì cattivo gusto. Non è tempo di processi, ma ancora dì giocare il tutto per tutto. Sconfitta a Lumezzane in una specie di finale, l'AlbinoLeffe deve ora andare a vincere a Pordenone, dopo avere battuto obbligatoriamente il Mantova in casa venerdì prossimo. Ecco la sostanza, nuda e cruda.

A questo punto si è giunti gettando dalla finestra - come al solito - almeno un punto, alla portata, vista la consistenza dell'avversario, non a caso concorrente diretto nella lotta per la salvezza. Con poche idee da una parte, idem dell'altra, lo 0-0 sarebbe stato inevitabile, ma i seriani devono costantemente fare i conti con i cartellini. Sicché prima Anghileri e poi, nel finale, Salvi - cioè i due terzini - ne hanno fatto collezione finendo anticipatamente negli spogliatoi. In doppia inferiorità numerica faticherebbe anche il Barcellona contro il Getafe, figuriamoci l'AlbinoLeffe sul campo di una pari grado. Nell'assalto finale, chiaro che dalla guerra in area qualche impiccio ci scappa sempre. Stavolta è stato Spinelli a commettere fallo. Ma lui che c'entra? È l'affanno. Per la verità, non è colpa neanche degli altri due, gli espulsi. Un conto è farsi buttar fuori per scemenze assortite, un altro venire ammoniti due volte per più o meno indispensabili interventi difensivi.

Però il ripetersi di queste situazioni dimostra che esiste un problema di fondo. Dichiararlo ora che il campionato sta finendo sa di senno di poi. La Pulce fa autocritica: la questione andava posta prima. L'errore di concetto, il peccato originale, consiste nel far partecipare troppo pochi giocatori alla fase difensiva. In altre parole, il trequartista e due punte l'AlbinoLeffe non li regge. Silva Reis aiuta zero e Momentè è il bomber, quindi non ci pensa neanche. E quello fra le linee - a Lumezzane era Girasole - s'abbassa poco, lasciando il peso di far filtro ai tre centrocampisti, che, in difficoltà, si schiacciano a ridosso dei difensori. Risultato: subendo l'iniziativa altrui, fioccano i cartellini. E quando si tenta d'alzare il baricentro basta prendere una ripartenza, e buonanotte. Eppure siamo al terzo allenatore stagionale.

Almeno i tre attaccanti produssero azioni da gol a go go, invece la difesa rinvia e la palla torna indietro. Quanti tiri in porta a Lumezzane? Meglio non approfondire oltre. Mica per altro: va rispettato il diritto di fare l'en plein con l'ultima fiche. Settimana scorsa la società ha mandato la squadra in ritiro pre-partita, contrariamente alle abitudini, ma non è servito. Nessuna meraviglia, mica si perde per scarso impegno. Mancano due partite. Serve disperatamente un'impresa.

Cesare Malnati

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