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aL Giovani - Simone Grossi: "Vi racconto come operiamo nello scouting"

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Ieri alle 17.30 presso il Centro Sportivo di Zanica si è tenuto l’incontro di presentazione dello staff scouting del settore giovanile. Ci racconta come è andata il Responsabile Scouting Simone Grossi, al quale abbiamo chiesto le sue prime impressioni sull’inizio di stagione dei suoi uomini.

Ciao Simone, ieri c’è stata una riunione importante per il tuo ramo di competenza. Ci racconti come è andata?

"Ieri abbiamo inaugurato la stagione degli osservatori. Mi piace definirlo come un buon punto di partenza, nonostante stiamo lavorando ormai da diversi mesi. E’ un gruppo abbastanza giovane, ma affiatato e intraprendente. Abbiamo dato delle linee guida da seguire per il nostro settore giovanile. Andremo a selezionare dei giocatori in base al loro ruolo e alle esigenze di ogni singola categoria al fine di potenziare le nostre rose. I ragazzi mi sono sembrati molto interessati: sono contento di questo, oltre ad essere convinto di poter crescere assieme".

altCome è strutturata l’area scouting del settore giovanile dell’AlbinoLeffe?

"Abbiamo suddiviso fondamentalmente lo scouting in due parti: una relativa all’attività di base e una alla fascia agonistica. Per quanto riguarda la prima, se ne occupa direttamente il responsabile Graziano Cancelli, assieme ai suoi collaboratori. Con lui ho rapporti quotidiani e confronti costruttivi, ma il lavoro portato avanti è leggermente diverso da quello legato alle fasce più alte perché in questo caso il primo obiettivo deve essere quello di comporre rose ex novo, seguendo parametri e logiche ben precisi. Per l’agonistica, invece, serve un lavoro più specifico, che preveda la ricerca di giocatori con caratteristiche ben precise, da costruire e far arrivare in Prima Squadra, che siano in grado di far parte di rose in cui il livello è già abbastanza alto. Abbiamo scelto di suddividere la Bergamasca in sei parti e affidare ognuna di queste ad un osservatore. In più una persona seguirà l’intera zona di Milano e un'altra quella di Brescia. In questo modo cercheremo di coprire al meglio le aree più importanti intorno a noi".

Cosa richiedi specificatamente ad un osservatore?

"Innanzitutto tanta passione, che in questo ruolo è la cosa più importante. In secondo luogo, ritengo sia fondamentale per loro avere un metro di giudizio molto chiaro e delineato. Per questo ritengo essenziale per un osservatore guardare allenamenti e partite della squadra in cui un eventuale innesto verrà inserito. Non è sufficiente trovare giocatori “bravi”, ma di prospettiva e adeguati alla categoria in cui andranno a giocare. E’ determinante slegare il calciatore dal contesto in cui è collocato e vederlo inserito nell’ambiente di riferimento e non solo: è indispensabile per noi capire sin dall’inizio il ruolo che il ragazzo può occupare in base alle sue caratteristiche".

Qual è la maggiore difficoltà per un osservatore di queste fasce di età? 

"Sicuramente è individuare ragazzi di prospettiva: spesso e volentieri una visione superficiale di un giocatore può portare ad una valutazione non reale e soprattutto non in relazione alle potenzialità future del ragazzo. Il fattore di crescita in questo ambito non è da dimenticare, anzi rappresenta un aspetto di fondamentale importanza da tenere assolutamente in considerazione".

Se da un certo punto di vista la Bergamasca è un territorio ricco di realtà dilettantistiche, dall’altro sono molte le realtà importanti che attingono da questo bacino. Quanto e come è possibile colmare il gap con società molto più potenti della nostra a livello economico e d’immagine?

"Sicuramente sono molti e di livello i nostri competitor in questa zona. Il fatto che la Bergamasca sia composta da innumerevoli realtà importanti ci permette di avere comunque buone chances di arrivare alle prime scelte, nonostante la concorrenza sia agguerrita. Ma la vera differenza la fa la qualità del processo di crescita a cui il giocatore viene sottoposto una volta arrivato all’AlbinoLeffe: in questo sono convinto che la nostra società non sia seconda a nessuno".

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