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Giovani calciatori crescono - Federico Esposito

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Si chiama Federico Esposito e con Emanuele Alborghetti ogni domenica è chiamato a difendere la porta degli Allievi di mister Zirafa. Conosciamo meglio uno dei nuovi innesti del settore giovanile con questa intervista esclusiva per la rubrica "Giovani calciatori crescono".

Ciao Federico, partiamo analizzando il tuo salto dal dilettantismo al settore giovanile dell'AlbinoLeffe. Come hai vissuto questo cambiamento?

alt"E' stato un passaggio abbastanza duro, perchè la differenza di preparazione e di impegno si sente molto. Piano piano mi sto ritagliando il mio spazio: mi sono sempre fatto trovare pronto. Dopo un inizio complicato, penso di aver mostrato dei miglioramenti e devo dire che mi trovo molto bene qui".

In cosa ti senti migliorato?

"Mi sento più sicuro in porta rispetto allo scorso anno, nel quale ero più timido. Questa sicurezza la trasmetto alla squadra in molte situazioni. Ad esempio sto riscontrando molta più facilità nelle uscite alte e questo è un vantaggio anche per i miei compagni".

Quale è la qualità più importante, secondo te, che deve avere un portiere che vuole far carriera?

"Un portiere deve dare sicurezza alla squadra. Avere un estremo difensore che dà tranquillità, trasmette ulteriore forza a tutti i compagni. E' fondamentale che abbia grande personalità e che sia una persona decisa, perchè il resto del gruppo sente molto queste caratteristiche. Poi ovviamente è importante anche la tecnica e la bravura tra i pali".

Come vivi la continua concorrenza e alternanza con un altro ottimo portiere come Emanuele Alborghetti?

"Mi sto trovando molto bene con lui e mi sento anche molto felice nel vivere questa situazione. Penso sia un grande beneficio per entrambi. Per me avere davanti una figura forte e che è qui da molti anni fa crescere ogni giorno in me il desiderio di migliorare sempre di più per provare a "rubargli il posto". Anche per lui avere un portiere che in modo positivo non gli permette di sentirsi sicuro del posto lo aiuta a tenere sempre alte le motivazioni e l'attenzione quando scende in campo". 

Come vivi il binomio scuola-sport?

"E' difficile, soprattutto per la scuola che faccio. I professori lo scorso anno mi dicevano di studiare 2 o 3 ore al giorno e con questo impegno è complicato. Io però cerco sempre di ottimizzare i tempi, riesco a studiare anche per un'ora e mezza sul pulmino mentre vengo e torno dagli allenamenti e quando arrivo a casa. I risultati scolastici mi stanno premiando. Rispetto allo scorso anno ci sto mettendo più applicazione".

Quali sono le tue ambizioni future?

"Mi piacerebbe portare avanti sia la carriera scolastica che sportiva. Se il calcio continuasse a darmi questo piacere, mi piacerebbe portare avanti entrambi i miei interessi. Se dovessi riuscirci, sarebbe per me un grande risultato. Spero vivamente di poterlo fare".

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