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aL Giovani - Cadei: "Formare dei bambini significa anche essere un esempio"

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E’ uno degli ultimi innesti dello staff dell’attività di base e, grazie alla sua disponibilità e serietà, si è calato nella nuova realtà con grande facilità. Stiamo parlando di Francesco Cadei, formatore dei Pulcini B, nostro ospite di oggi per la rubrica aL giovani.

Ciao Francesco, sei uno dei volti nuovi di questa stagione. Come ti sei trovato in questo primo periodo qui a Zanica?

alt“E’ un piacere aver ricevuto questa chiamata inaspettata. Mi sto trovando molto bene. E’ come essere in una famiglia, in cui tutti si mettono a disposizione a 360°. Sono molto a mio agio. C’è veramente tutto per far bene. Devo ringraziare molto anche tutti i collaboratori dell’Attività di Base, che in questi primi mesi mi hanno affiancato in questo percorso di crescita”.

Che immagine avevi dell’AlbinoLeffe prima di arrivare qui?

“Dall’esterno ho sempre visto l’AlbinoLeffe come una società d’elitè con valori ben precisi, in cui viene data grande attenzione agli individui intesi come persone, ancor prima che come calciatori o allenatori. Ho sempre reputato il progetto bluceleste come un percorso formativo a 360° e quest’anno ne ho avuto la riprova”.

Alleni dei bambini appartenenti ad una delle fasce di età più basse di tutta la società. Cosa significa essere formatore di atleti così piccoli?

“Sicuramente si è creata subito un’ottima sinergia, oltre ad un rapporto di rispetto e di stima reciproco. Si tratta di bambini che, oltre ad avere doti tecniche di livello, hanno un livello cognitivo particolarmente sviluppato. Questo ovviamente agevola il nostro compito. Formare dei bambini così piccoli significa anche essere d’esempio e dimostrare coi fatti quello che a parole vuoi trasmettere”.

Quest’anno, ancor più di altri anni, il legame tra attività di base e Prima Squadra è molto forte. Più volte mister e giocatori vi hanno coinvolto durante allenamenti e partite, mentre nelle gare casalinghe i bambini cercano di ricambiare questa stima non facendo mai mancare il loro supporto dagli spalti dell’Atleti Azzurri d’Italia. Come giudichi questo rapporto?

“Sicuramente questo intrecciarsi di presenze non fa altro che incrementare questo clima familiare che rende tutto più piacevole e gradevole. L’entusiasmo che c’è quest’anno sta dando i suoi frutti da entrambe le parti: è un sentimento in crescendo e assolutamente semplice e puro, nulla di forzato. Per i nostri ragazzi, è importante essere ogni giorno a stretto contatto con degli esempi come loro. Per questo li ringrazio perché tengono acceso in ogni bambino il sogno di diventare come loro”.

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