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aL giovani | Molteni: “All’AlbinoLeffe un ambiente ideale per crescere”

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Dopo quello dei grandi anche il calcio giovanile sta per lasciare il periodo estivo fatto di amichevoli e tornei per entrare nel vivo.

A ridosso dell’inizio ufficiale di questa stagione 2017/18 abbiamo incontrato il formatore degli Esordienti A Riccardo Molteni, giunto al secondo anno su una panchina bluceleste.

Ciao Riccardo, questa per te sarà la seconda annata consecutiva alla guida degli Esordienti A.  Come valuti la tua esperienza fino ad ora?

“Direi che la valuto ottimamente. Non avrei potuto chiedere di meglio. L’anno scorso ero partito come preparatore atletico, poi mi è stata affidata la formazione degli esordienti A per mia grande felicità. La soddisfazione maggiore però è arrivata al termine della stagione, quando il Responsabile del Settore Giovanile Paolo Zirafa, valutando il mio contributo come formatore, ha  deciso di confermarmi. Avere la possibilità di svolgere ancora questo ruolo mi riempie di orgoglio”

1718molteniQuali sono le difficoltà che hai riscontrato al debutto nel ruolo di formatore?

“Le principali difficoltà erano rappresentate dal cambio di ruolo. Per me era un novità ed in quanto tale ha necessitato di tempistiche per l’adattamento. Il grosso scoglio è stato il passaggio, sia nella mia testa che in quella dei ragazzi, dall’essere una figura più ‘amicale’ come quella del preparatore ad una più autoritaria come richiede l’essere un formatore. Un’altra difficoltà riscontrata all’inizio dell’avventura ma poi presto superata è stata il dover far miei i principi tattici che la società ci indica”

Che obiettivi personali e di squadra vi siete posti per la stagione alle porte?

“L’obiettivo è quello di far crescere i ragazzi, mettendogli a disposizione tutto il mio know-how, nella speranza che questo possa essere utile per coronare il loro sogno sportivo. Personalmente anche io mi auguro di crescere di pari passo con loro perché ogni giorno trascorso insieme ci e mi arricchisce, sia professionalmente che a livello umano”

E’ difficile conciliare il doppio ruolo di preparatore atletico e di formatore in una fascia d’età così delicata?

“Di difficoltà non ce ne sono molte, dato che io sono formatore degli Esordienti A e preparatore atletico delle fasce più piccole. Cambiano gli obiettivi ed i principi in base all’età dei ragazzi. Ovviamente a 12-13 anni hanno bisogno di determinate tipologie di stimoli, mentre a 6 anni questi ultimi devono avere una componente più ludica e dedicata alla scoperta del proprio corpo”

Alleni un gruppo che spesso ha dimostrato grande senso d’appartenenza alla famiglia AlbinoLeffe, come in occasione della trasferta di Padova nei play-off della scorsa stagione, in cui hanno organizzato un pullmino per seguire la prima squadra. Raccontaci tu, che la vivi quasi quotidianamente, la loro passione per i colori blucelesti.

“Si percepisce a primo impatto che sono dei ragazzi molto attenti e con tanta voglia d’imparare. Recepiscono ottimamente tutte le indicazioni che gli vengono date. Questo si nota anche in altre situazioni, come l’attaccamento alla maglia ed alla prima squadra. Sono piccoli atleti che ammirano i vari Giorgione, Gonzi, Gavazzi, etc, con l’obiettivo un giorno di diventare come loro. Oltre alla già citata trasferta organizzata di Padova, dove hanno sostenuto i ragazzi di mister Alvini senza sosta lungo tutti i novanta minuti, appena possono vanno allo stadio ed hanno anche creato un gruppo di WhatsApp in cui si aggiornano costantemente sui fatti ed i risultati dell’AlbinoLeffe dei grandi”

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