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aL Giovani - Simone Grossi: "I 2006 hanno imparato a crederci sempre"

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La vittoria del prestigioso torneo "Giovani Promesse", ottenuta sconfiggendo realtà quali Atalanta, Juventus, Como e Novara è solo una delle tante soddisfazioni che il gruppo dei 2006, guidato da Simone Grossi, è riuscito a togliersi in questa positiva stagione sportiva. In esclusiva per la rubrica aL giovani il formatore bluceleste ci ha svelato i segreti di questa entusiasmante annata.

Ciao Simone, è ormai tempo di bilanci anche per la tua categoria. Come reputi la stagione che ha vissuto il tuo gruppo?

“Penso che questa stagione sia stata ed è molto positiva. Da quando a settembre abbiamo accolto questo gruppo di ragazzi, i miglioramenti sono stati molteplici. Li vedo molto cresciuti rispetto a qualche mese fa. Il merito è soprattutto loro, per l’impegno che esprimono durante gli allenamenti, nonostante la giovane età”.

altQuale aspetto della crescita dei tuoi ragazzi ti ha stupito particolarmente?

“Li ho visti molto migliorati sotto l’aspetto caratteriale e cognitivo. Abbiamo lavorato molto su questo. Hanno imparato a non sentirsi mai secondi a nessuno, a scendere in campo per dimostrare le loro qualità e il loro vero valore. C’è ancora tanto da migliorare, ma c’è comunque tempo, vista la loro età. Ci sono ancora diverse lacune tecniche da colmare. L’anno prossimo investiremo ancora più tempo per crescere in questo ambito”.

La vittoria della XXIII edizione del torneo “Giovani Promesse” è stata l’ennesima riprova di quanto questo gruppo abbia lavorato bene durante l’anno…

“Penso che uno degli aspetti più positivi sia proprio l’essere arrivati a giocarsi tornei prestigiosi con avversari con grande potenziale e fisicamente più formati dei nostri ragazzi. Questo testimonia in modo particolare la crescita caratteriale di ognuno di loro: i ragazzi hanno acquisito grande consapevolezza nei propri mezzi, non sentendosi secondi a nessuno. Ci tengo a sottolineare che la vittoria è stata di tutto il gruppo, dai responsabili al dirigente accompagnatore, dall’aiuto-formatore Marco, che mi dà sempre una grande mano sul campo, a tutti quei ragazzi che non erano presenti al torneo per via di un altro impegno calcistico, avendo un programma sportivo sempre molto impegnativo”.

Per la Prima Squadra si avvicinano i Play Out. Quale augurio ti senti di rivolgere loro da parte di tutto il gruppo 2006?

“Parto proprio dalla vittoria dei miei ragazzi in questo torneo. Probabilmente nessuno pensava potessimo passare il girone di qualificazione, invece i ragazzi hanno dimostrato a tutti il loro valore, giocando con un temperamento eccezionale. Abbiamo sconfitto Atalanta, Sassuolo e Reggiana, passando come primi nel girone, poi Novara, Como, Juventus e Cremonese. Anche di fronte ad impegni proibitivi, l’importante è crederci tutti insieme e dare tutto per l’obiettivo comune. Ovviamente è più semplice fare un discorso del genere con dei bambini di 10 anni, ma il nostro augurio è che anche la Prima Squadra abbia la forza di dimostrare a tutti il proprio valore. Noi, assieme a loro, ci crediamo”.

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