Capitan Gavazzi: "Passione e professionalità al servizio del gruppo"
- Pubblicato in Prima Squadra
Come prima intervista dell’anno non potevamo che fare due domande al nostro capitano Gavazzi che ci ha concesso 10 minuti per darci qualche feedback su questo inizio di stagione.
Fabio, Cosa ti aspetti da questo inizio di stagione?
"Ho voglia di ricominciare, vedere facce conosciute e nuovi arrivi, curioso di capire dove questa squadra possa arrivare considerando l’ottimo risultato dell’anno scorso che ci ha portati fino ai playoff. Puntiamo a migliorarci sempre e capire come il nuovo staff ci possa spingere sempre più in là. Da questo inizio però non mi aspetto nulla in particolare, non mi sono creato aspettative. Sicuro e certo di dover lavorare tanto e duramente, continuare a conoscere i compagni per aumentare il feeling, puntare a migliorare sia come singolo sia come gruppo"
Sei cresciuto in questa società, sei bergamasco DOC, sei anche il capitano per la terza stagione consecutiva. Che tipo di responsabilità ti senti addosso? È più un onere o un onore?
"Partendo dalla fine, è sicuro più un onore, perché sono cresciuto qui all’Albinoleffe, sognando un giorno di poter far parte della prima squadra, lo sto facendo da protagonista e da capitano, quindi, è sicuro solo un onore per me. Come responsabilità, a livello di campo nessuna in più di quella del dovuto, ho certamente quella di dover trasmettere ai miei compagni l’etica del lavorare duro come noi bergamaschi sappiamo fare e quella delle poche parole, dove i fatti contano di più".
Cosa significa essere pilastro per una società che lavora così tanto con i giovani?
"Non mi sento un pilastro, mi sento un ragazzo che mette tanta passione e professionalità in quello che fa, spero e penso di essere un esempio ed è quello che vorrei essere".
Manca poco all'inizio del ritiro. Cosa significa condividere così tanti momenti assieme ai compagni per un gruppo come il vostro?
"I momenti del ritiro sono quelli più duri ma forse quelli che ti trasmettono più sintonia, quelli che forgiano il gruppo, quelli che rimarranno nella memoria e sono quelli che, una volta che termineremo di giocare, sono quelli che ricorderemo con più piacere".
In bocca al lupo per la stagione, Cap.
Fabio, Cosa ti aspetti da questo inizio di stagione?
"Ho voglia di ricominciare, vedere facce conosciute e nuovi arrivi, curioso di capire dove questa squadra possa arrivare considerando l’ottimo risultato dell’anno scorso che ci ha portati fino ai playoff. Puntiamo a migliorarci sempre e capire come il nuovo staff ci possa spingere sempre più in là. Da questo inizio però non mi aspetto nulla in particolare, non mi sono creato aspettative. Sicuro e certo di dover lavorare tanto e duramente, continuare a conoscere i compagni per aumentare il feeling, puntare a migliorare sia come singolo sia come gruppo"
Sei cresciuto in questa società, sei bergamasco DOC, sei anche il capitano per la terza stagione consecutiva. Che tipo di responsabilità ti senti addosso? È più un onere o un onore?
"Partendo dalla fine, è sicuro più un onore, perché sono cresciuto qui all’Albinoleffe, sognando un giorno di poter far parte della prima squadra, lo sto facendo da protagonista e da capitano, quindi, è sicuro solo un onore per me. Come responsabilità, a livello di campo nessuna in più di quella del dovuto, ho certamente quella di dover trasmettere ai miei compagni l’etica del lavorare duro come noi bergamaschi sappiamo fare e quella delle poche parole, dove i fatti contano di più".
Cosa significa essere pilastro per una società che lavora così tanto con i giovani?
"Non mi sento un pilastro, mi sento un ragazzo che mette tanta passione e professionalità in quello che fa, spero e penso di essere un esempio ed è quello che vorrei essere".
Manca poco all'inizio del ritiro. Cosa significa condividere così tanti momenti assieme ai compagni per un gruppo come il vostro?
"I momenti del ritiro sono quelli più duri ma forse quelli che ti trasmettono più sintonia, quelli che forgiano il gruppo, quelli che rimarranno nella memoria e sono quelli che, una volta che termineremo di giocare, sono quelli che ricorderemo con più piacere".
In bocca al lupo per la stagione, Cap.
