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Prima Squadra

Il racconto della presentazione dei nuovi arrivi!

Nella serata di ieri, presso la sede di Acerbis Italia (che ringraziamo per la grande disponibilità e passione dimostrata), si è tenuta la consueta conferenza stampa di inizio stagione con la presentazione dei nuovi acquisti blucelesti. Un grazie speciale anche ai nostri sponsor, con i quali, guidati dall’intramontabile energia del padrone di casa Franco Acerbis, abbiamo condiviso un appassionante tour dell’azienda.

Rientrati in Sala Stampa a prendere la parola per primo è il Direttore Generale Simone Farina: “Visto il ritardo nella compilazione dei calendari, abbiamo preferito scegliere questo giorno per far sì che possiate conoscere i nuovi volti di questa stagione. Ci tenevo a rivolgere con un pensiero (al quale si aggiungono quelli di tutta la famiglia bluceleste) per un ragazzo del nostro vivaio, Lorenzo Bulloni, che, purtroppo, è stato vittima di un grave incidente in moto e al quale ci stringiamo forte”.

1819PresentazioneAcerbisLa parola, successivamente, è passata al Direttore Sportivo Simone Giacchetta: “Questo è il terzo anno che iniziamo insieme questa avventura, ogni anno si cerca di alzare l’asticella cercando di fissare gli obiettivi stagionali. Anche quest’anno cercheremo di fare del nostro meglio, basandoci su una solida intelaiatura del gruppo con conferme importanti, giovani nuovi e la stessa guida tecnica. Il primo acquisto, in senso temporale, è stato Luca Ruffini, che si è meritato, dopo un anno in serie D al Rezzato, la chiamata in Lega Pro con noi. Secondo in ordine di arrivo è stato Vasileios Athanasiou, giovane portiere classe ’99 proveniente dalla Serie B greca. Data la giovane età, è un prospetto per noi. Ha tutti i mezzi fisici e psicologici per raggiungere grandi traguardi. Successivamente è arrivato Nicola Stefanelli, nonostante abbia solo 21 anni ha già alle spalle 3 anni di professionismo, in particolare, l’ultima stagione al Mestre. Infine, è arrivato sul filo di lana, Marco Romizi, classe’90, ma con diverse stagioni di Serie B al Bari. Si è venuta a creare l’opportunità di ingaggiarlo, crediamo fortemente in lui, ha come obiettivo quello di dimostrare il suo valore, come del resto ha già fatto in passato. Purtroppo, manca all’appello Federico Pacciardi, giovane difensore ex Viterbese, che ha avuto una ricaduta piuttosto seria al ginocchio durante un’amichevole, entità che sarà da valutare nelle prossime settimane. Concludo, scusandomi per essermi dilungato troppo, soffermandomi sull’immagine che ho notato arrivando qui, quella di una formica che solleva un tronco, simbolo del "se vuoi puoi": noi siamo quella formica, una realtà piccola, solida, che garantisce lavoro a tante famiglie. Nelle grandi difficoltà del calcio, l’AlbinoLeffe è un’isola felice”.

Il microfono passa a Mister Alvini: “Questa per me è la terza stagione a Bergamo, sono davvero felice di continuare questa storia che per me è importante. Sono stati due anni positivi e le ambizioni e la voglia di crescere sono identiche a quelle di quando sono arrivato. Spero di riuscire a dare ai ragazzi lo stesso spirito e la stessa passione di quando sono arrivato. Sono stati due mesi lunghi ma non vediamo l’ora di iniziare questo nuovo percorso insieme. Per me è un privilegio poter essere l’allenatore dell’AlbinoLeffe. Sono rammaricato per l’infortunio subito da Pacciardi. Penso comunque che la squadra sia forte e compatta. Abbiamo fatto bene nelle due stagioni passate e faremo bene anche in questa”.

Il microfono passa ai ragazzi nuovi, il primo a presentarsi è Marco Romizi, che ha già incontrato l'Albinoleffe da avversario: “La verità è che siete stati più bravi voi. Come squadra è sempre stata rognosa, aggressiva ma con un bel gioco strutturato in grado di gestire le partite”. La sua prima impressione sulla squadra? “In primis, sono rimasto impressionato dall’intensità degli allenamenti misti a situazioni divertenti dove non si parlava, si lavorava e basta. Purtroppo, vengo da un anno dove eravamo abituati solo a parlare. Questo è ciò che mi serviva per ripartire, andando avanti nei giorni ho iniziato a conoscere tutti i ragazzi, mi sta piacendo l’ambiente e sono molto contento. Vi posso assicurare che è una struttura notevole, ce ne sono poche che possono vantare impianti del genere”.

Arriva il turno di Nicola Stefanelli, ex difensore del Mestre, che ha già assaporato la Serie C con tre magliem differenti: "2 stagioni fa sono stato a Renate e Gubbio. Ho avuto un infortunio serio, nonostante ciò questa esperienza mi ha dato molto. Ho capito che la Lega Pro è un campionato difficile in cui non si deve sottovalutare alcuna partita e me lo ricordano alcune situazioni che sono successe in questi anni. L’anno scorso è stato positivo per me perché a Mestre ho fatto un salto di qualità non da poco. Ora solo qui in bluceleste e non vedo l’ora di iniziare questa avventura”.

1819PresentazioneUffciale4La verità è che c’è uno scherzo del destino nella sua vita calcistica… l’anno scorso doppio scontro AlbinoLeffe-Mestre vinto entrambe le volte ma ai playoff… “Si è corretto. Abbiamo vinto sia all’andata a Bergamo sia al ritorno. Tuttavia, durante i playoff, nonostante il pareggio, passarono i blucelesti in quanto meglio piazzati in classifica. Sono rimasto impressionato dall’agonismo della squadra, pressing alto e ottimo giro palla”.

La parola passa al più giovane dei nuovi arrivi, il portierino classe ’99 Athanasiou. Billy (soprannome simpaticamente attribuito da tutti a causa della difficoltà ovvia nel pronunciare il nome, ndr) confida immediatamente i motivi della scelta: Prima di tutto perché questo è un club professionistico, sanno come investire sui giocatori e come allenarli in modo serio. Qui mi sento bene e ho scelto questa destinazione perché posso scommettere su di me e sul mio futuro. Lavorerò duramente per raggiungere i miei obiettivi personali e i miei sogni”.

La differenza sostanziale tra calcio greco e calcio italiano? Athanasiou non ha dubbi: “Il Calcio è il Calcio in ogni paese. C’è una differenza sostanziale però tra i due: nel calcio greco sono più aggressivi e le fasi di gioco sono più intense; nel calcio italiano c’è più intelligenza calcistica, le difese sono forti e bisogna sempre farsi trovare pronti per qualsiasi situazione”.

Ultimo, ma non per importanza, a prendere parola è Luca Ruffini, che viene da un anno formativo in Serie D: “Ho deciso di farlo per mettermi in mostra, per ritrovare la fiducia in me stesso che avevo un po' perso. Quindi ringrazio in primis il Rezzato per aver riposto in me grandi aspettative, in secondo luogo l’AlbinoLeffe per credere in me per questa stagione sportiva”.

Anche per lui un aneddoto, nella stagione 2015/16 condannò la squadra bluceleste alla retrocessione con la maglia della Pro Piacenza: “In realtà non giocai quelle partite a causa di un’operazione al ginocchio. Però mi ricordo che fu una doppia gara strana perché arrivammo a quel doppio confronto in maniera assolutamente assurda che non meritavamo”.

In seguito all'in bocca al lupo del padrone di casa Franco Acerbis (“Le nostre attività hanno lo stesso obiettivo: con la nostra energia e la vostra passione i limiti non esistono. Avanti così, forza AlbinoLeffe”), ha preso parola il Presidente Gianfranco Andreoletti, che si è rivolto a tutti i presenti, approfondendo diverse tematiche di attualità sportiva: “Inizia finalmente una nuova stagione, che possiamo definire difficile sotto ogni punto di vista. Interpretare la stagione prossima ci obbliga a fare un’analisi seria sui problemi del calcio italiano di oggi. Il commissariamento che avrebbe dovuto sistemare le cose invece ha reso questo gap tra serie minori e serie A ancora più profondo. Non c’è più sostenibilità e questo comporta che società, anche prestigiose, non abbiano più mezzi e modi per iscrivere una squadra al campionato. Tutti gli anni abbiamo problemi di questo tipo, l’anno prossimo a chi toccherà? Ciò rende la competizione debole. L’altra sera ascoltavo una trasmissione dove un giornalista fece la seguente domanda: 'come è possibile che un presidente di Serie C debba tirare fuori più soldi di uno di Serie A?' Una domanda che meriterebbe una risposta. Questo ci porta a dire che il sistema calcio non regge ed è instabile, una compilazione frettolosa dei calendari, arrivando a giocare 9 partite in un mese".

1819PresentazioneUffciale3Ma che AlbinoLeffe troveremo? "Speriamo di vedere una squadra come quella delle ultime 5 partite dell’ultima stagione, il campionato è tosto, quindi, se dovessimo essere quelli della prima parte, purtroppo, non andremo lontano. Le avversarie si sono rinforzate e sono affamate di risultato. Ci aspettiamo molto dai giovani, ci devono dare disponibilità e voglia di fare, dobbiamo lavorare su di loro. Per esempio, Belotti è un attaccante che è cresciuto da noi, ha sempre lavorato con la testa bassa e ora è in Nazionale".

Altro problema reale è quello dello Stadio, che il presidente Andreoletti ha così affrontato: "Stiamo discutendo con un’amministrazione la realizzazione di un nuovo impianto che ragionevolmente dovrebbe essere pronto per dicembre 2019, ma che avrà il via libera con la disponibilità di un impianto fino a quella data. Penso sia soprattutto una questione di buon senso. Troverei scoraggiante il fatto che ad una squadra di Bergamo che appartiene a questo territorio non venga permesso di giocare qui per il tempo necessario per la realizzazione di uno stadio. Nel caso ciò non avvenisse trarremo le nostre conseguenze". 

Sul progetto del nuovo stadio: "Il progetto verrà sviluppato in due fasi: la prima con il raggiungimento dei 1800 posti che ci permetterà di disputare il campionato di Serie C, la seconda fase, invece, permetterà l’ampliamento fino a 5500 posti. Purtroppo, nonostante il calcio bergamasco abbia sempre avuto squadre minori nelle serie professionistiche, non si è mai arrivati alla realizzazione di uno stadio per queste società. E' un sogno, che speriamo di realizzare. Nasce dalla volontà di dotare il calcio bergamasco di una nuova struttura che possa rispondere ad esigenze professionistiche".


20 anni di AlbinoLeffe, 20 anni di Gianfranco Andreoletti. Cosa significa? “Non è corretto dire così, sarebbe più giusto dire: 20 anni di AlbinoLeffe, 20 anni dei soci blucelesti. Credo sia un’iniziativa che sia nata con l’opportunità di crescita di tanti ragazzi in giro per la bergamasca, creando quel momento di crescita fondamentale per tanti giovani. Non dimentichiamoci la grande soddisfazione nell’aver portato in nazionale giocatori come Marchetti, Peluso, Belotti. Quanto a quest'anno ho grossa fiducia nella prima squadra, sperando che sia il traino per tutta la società".

Ultimo pensiero, a conclusione della serata, dedicato al giovane Lorenzo Bulloni: "Dedico un pensiero a Lorenzo, vittima di un incidente in moto: siamo con lui e con la famiglia, ci stringiamo forte a loro in questo momento".

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