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Prima Squadra

Il DS Giacchetta tira le somme: “Salvezza sofferta ma fondamentale. La svolta contro la Ternana”

Concluso il campionato 2018/2019, che ha visto la Prima Squadra bluceleste chiudere al 14esimo posto con 43 punti, a tracciare il primo bilancio stagionale è il direttore sportivo Simone Giacchetta, fresco di rinnovo con la società seriana per altri due anni (fino al giugno 2021).

Direttore Giacchetta, qual è la sua valutazione del campionato appena concluso?
Iniziamo col dire che l'AlbinoLeffe si è guadagnato la possibilità di disputare ancora il campionato di Lega Pro. Questa permanenza però è costata molto, perché siamo stati costretti a fare un cambio di conduzione tecnica e a intervenire sul mercato di gennaio. Questo ha comportato ulteriori sacrifici e sforzi da parte della società.
È stato abbastanza faticoso riuscire a conquistare il traguardo della salvezza. Per tre quarti della stagione infatti il rendimento è stato al di sotto delle aspettative e dei valori dei calciatori. I limiti evidenziati però sono stati corretti o limati da un intervento deciso e decisivo da parte della nuova conduzione tecnica e dal mercato di gennaio. Tant'è vero che nell'ultima fase del campionato la squadra si è resa protagonista di un cammino esaltante, conquistando tanti punti e la possibilità, all'ultima giornata, di giocarsi una chance per disputare i playoff.

Qual è stato il punto di svolta che ha permesso di raggiungere l'obiettivo della salvezza?
La presa di coscienza da parte del gruppo del pericolo reale della retrocessione. Quando si è preso coscienza del vero pericolo, allora il gruppo si è compattato, tirando fuori il meglio di sé. Questo è stato l'aspetto determinante che ci ha condotto alla salvezza.

Quali sono state, a suo dire, le partite più significative?
Ci sono state diverse partite determinanti. Una in negativo poteva essere quella contro il Gubbio in casa (1-2 a Bergamo, ndr), quando si è toccato il picco dello scoramento. Il grande merito della società AlbinoLeffe si è visto proprio nel post-partita di quella sconfitta, quando è riuscita a ridare la forza necessaria che quel risultato negativo aveva tolto.
La partita in casa contro la Ternana invece è stata senza ombra di dubbio il punto di svolta in positivo. Una partita che sembrava – come tante altre – maledetta. Nonostante un vantaggio di 2-0 dopo un quarto d'ora, ci siamo ritrovati con un uomo in meno giocando più di 70 minuti in inferiorità numerica. In un istante ci siamo visti crollare il mondo addosso per via dell'espulsione e del conseguente rigore realizzato. Siamo però stati capaci di difendere il vantaggio fino al 94' grazie a una reazione da gruppo vero, dove i giocatori si sono aiutati tutti, l'un l'altro, mettendo in campo quello che altre volte non si era visto e riuscendo in modo emotivamente coinvolgente e da applausi a conquistare una vittoria contro una signora squadra. Da quel momento in poi siamo riusciti, giorno dopo giorno, a tirarci fuori dalla difficilissima situazione in cui ci trovavamo.

Cosa significa per lei poter essere ancora tra i timonieri dell'AlbinoLeffe?
Se il presidente Andreoletti ha deciso di darmi ancora l'opportunità di lavorare all'AlbinoLeffe avrà sicuramente fatto le sue valutazioni, tanto sulla persona quanto sul professionista. Questo per me è gratificante e motivo di soddisfazione. Non è da tutti poter avere continuità in questa professione e in questa categoria. Quando sono arrivato, l'AlbinoLeffe veniva da due retrocessioni consecutive. Dal punto di vista dei risultati, abbiamo fatto due anni molto esaltanti, con un nono e un quinto posto, che ci hanno portato ai playoff. Questa stagione non è andata bene come le due precedenti ma è comunque arrivata la salvezza diretta.
A livello di Lega Pro ritengo l'AlbinoLeffe una società modello, sana, seria, tra le prime, se non la prima in assoluto. È una realtà che dà opportunità enormi a tantissimi calciatori mettendoli nelle condizioni di poter fare i professionisti. Ha strutture di livello e un centro sportivo oltre la categoria. Per questo è importante che a Zanica arrivino calciatori che vedano nell'AlbinoLeffe questa grande opportunità, stimolati nel voler dimostrare di essere capaci e di voler fare carriera attraverso l'impegno, il sudore e il sacrificio.

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