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La pulce nell'orecchio

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Primo tempo nella totale disponibilità del Pavia, che ne ha approfittato per far sua la partita (2-0). Il dubbio è il seguente. Ciò è dipeso da un'indiscutibile superiorità degli ospiti, che all'Atleti Azzurri hanno scientificamente messo subito le cose in chiaro, controllando successivamente? Oppure è stato l'AlbinoLeffe a suicidarsi, sbagliando completamente l'approccio (e non solo quello)? L'uno è l'altro, probabilmente. Fatto sta che un determinatissimo Pavia è andato in vantaggio dopo 3 minuti e per una buona mezz'ora s'è esercitato in uno stimolante tiro al bersaglio, culminato col raddoppio. Bluceleste in soggezione, con due sole conclusioni velleitarie.

Dunque perchè recriminare? Semplice, nella ripresa la squadra di Mangone è stata molto meglio in campo e nel finale per pochissimo non ha accorciato le distanze. Sicché sorge il sospetto che, con più attenzione all'inizio, si potevano giocare con maggior convinzione le proprie carte. Elucubrazioni, comunque, allo stato virtuale. Il risultato, per quanto s'è visto, va considerato giusto.

Privo dello squalificato Spinelli, l'AlbinoLeffe s'è schierata col baby Nichetti al suo posto. E qui forse sta l'errore. Il ragazzo non possiede ancora i tempi e la personalità per interpretare un ruolo così impegnativo, davanti alla difesa. E infatti dopo l'intervallo è entrato al suo posto l'altro giovanissimo Bentley, ma quest'ultimo mica s'è messo lì. Da filtro ha funzionato Gazo, che sta confermandosi buon giocatore e jolly prezioso. Sarà un caso, però la musica è cambiata.

In corso d'opera, nel secondo tempo, cambiato pure Momentè. Piuttosto strano, dato che il bomber pareva godere di buona salute. Non altrettanto può dirsi tuttavia delle sue condizioni dì forma. Le più recenti prestazioni non sono state memorabili. Si ha l'impressione soprattutto dì trovarsi di fronte a un giocatore poco propenso al dialogo con i compagni. Momentè insomma vuol sempre andare al tiro e sembra quasi giocare da solo. Può darsi che Mangone voglia fargli capire che di salvatori della patria non ce ne stanno. Ma magari nel dopo-gara è saltato fuori di un infortunio. In tal caso, come non detto.

Anche stavolta inoltre niente Girasole, che, pur rientrato a novembre dal grave infortunio, non ha ancora trovato un minimo di continuità. Sebbene convocato, il centrocampista non è andato neanche in panchina, denunciando un problema muscolare. Logico che il suo impiego sarebbe tornato utile.

La fase offensiva, oltre che da Momentè (poi Bradaschia), è stata curata da Silva Reis e da Vorobjovs. Il giocatore lettone - che possiede un buon uno contro uno - ha confermato i suoi limiti in fase realizzativa, sbagliando davvero puerilmente il gol di cui sopra, che al 90' avrebbe dimezzato lo svantaggio. Vorobjovs deve assolutamente applicarsi allo spasimo per migliorare. Oggi gli manca la freddezza e la cattiveria che contraddistingono un attaccante vero.

Cesare Malnati

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