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aL Giovani - Cossetti: "Essere qui significa crescere come uomini e come calciatori"

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Il formatore più esperto della famiglia bluceleste ha il pallone nel cuore, ma non solo: Pietro Cossetti, per tutti Pier, è anche un grande appassionato di fotografia. Chi meglio di lui poteva scattarci un'istantanea di questo inizio di stagione in riva al Serio?

Questa nuova stagione è partita con il piede giusto sia per la Prima Squadra che per il Settore Giovanile. Come giudichi questi primi mesi di lavoro?

alt“Penso che la cosa più importante sia essere partiti con grande entusiasmo e tanta voglia di lavorare. Conoscevo questi ragazzi già dalle passate stagioni: sono tutti giovani volenterosi con ottima propensione al sacrificio. Stiamo continuando a lavorare per raggiungere pian piano gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Sei una delle figure più esperte qui all’AlbinoLeffe ed hai allenato diverse categorie durante la tua lunga avventura in bluceleste. Come ti trovi con questa fascia d’età? La senti adatta a te?

“Ogni categoria ha il suo fascino. Ho allenato dai Pulcini ai Giovanissimi ed ognuna di queste squadre ha lati affascinanti e da scoprire. Questa categoria, nella quale si affrontano sotto anno le squadre più forti della provincia, è la più difficile all'interno di un settore giovanile come il nostro e, anche per questo, mi piace molto”.

Si parla spesso di rapporto genitori-allenatore-ragazzi. Quale consiglio ti senti di dare sia ai giovani allenatori, che vedono la tua figura come un punto di riferimento all’interno della nostra società, che ai genitori, essendo anche tu padre di due maschietti?

“Non mi sento nella posizione di dare consigli. Ho la fortuna di essere anche genitore, quindi di capire alcune dinamiche, ma a volte pur essendo padre faccio fatica ad essere equilibrato nei confronti dei ragazzi. I genitori, invece, devono vivere questa esperienza proprio come lo fanno i ragazzi, come un percorso di vita. Essere in questa società non è da tutti, ma ciò non significa essere dei campioni. Indossare questa maglia significa crescere prima come uomini e poi come calciatori. Solo il futuro poi ci dirà cosa ne sarà di noi”.

Sappiamo che sei un appassionato di foto. Quale istantanea vuoi dedicare a questa nuova stagione bluceleste?

“Sia ai miei ragazzi che a tutta la società dedicherei una foto del nostro centro sportivo all’alba, con il sole che sorge dietro i campi da calcio ed un cielo con incantevoli tonalità: uno scatto che possa significare l’inizio di un nuovo emozionante percorso da vivere assieme con il pallone tra i piedi”.

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